Tesi di Stefania Zerbetto “Che resti tra noi”. La mediazione come opportunità di trasformazione e recupero del legame familiare e sociale.
La tesi di Stefania Zerbetto di fine corso (Edizione XI del Corso in Mediazione Familiare Novembre 2017 – Maggio 2018, dell’Associazione Me.Dia.Re.) è un’articolata e profonda riflessione sulla mediazione familiare e sulla figura del mediatore familiare nella nostra società. Ma è anche qualcosa di più:
“Nel linguaggio dominante, la fragilità evoca debolezza, inconsistenza, immaturità. Tale concetto viene individuato a partire dalla sua linea d’ombra, dalla sua precarietà ed instabilità. Questo significato riduttivo tralascia di considerare l’aspetto valoriale della fragilità, che è quello che, per contro, occorre tenere presente nel contesto della mediazione. In tale ambito, la fragilità emerge in stretta connessione con i concetti di sensibilità, dignità “intuizione dell’indicibile e dell’invisibile che sono nella vita” e che consentono di immedesimarsi più facilmente all’interno delle emozioni e dei sentiti degli altri.
Non è forse il compito di chi accoglie, quello di stabilire con la persona ascoltata una relazione umana che consenta a quest’ultimo di sentirsi compreso, riconosciuto ed accettato nella sua fragilità e nella sua debolezza?
E non è questo sentirsi accolti, che induce, a propria volta, a stabilire (o a ristabilire) una relazione umana con il proprio nemico/confliggente, che faccia sentire quest’ultimo, a sua volta, riconosciuto ed accettato con tutto il suo fardello di debolezza e fragilità?”
Può cliccare qui chi è interessato a leggere la tesi di Mediazione Familiare di Stefania Zerbetto
Le altre tesi sulla mediazione familiare dei partecipanti ai corsi di Me.Dia.Re. si trovano nella pagina Tesi dei Corsi di Mediazione Familiare, Penale…
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!