Stand by me | Il contributo del supporto psicologico all’inclusione dei migranti
Intervista a Marco Raviola
Il sostegno psicologico mira a riscoprire le risorse della persona per alimentare il coraggio necessario a proseguire il proprio percorso.
Parlando d’inclusione, qual è la prima immagine che ti viene in mente?
Inclusione per me rimanda a Eufemia, una delle città invisibili di Calvino: “A ottanta miglia incontro al vento di maestro l’uomo raggiunge la città di Eufemia, dove i mercanti di sette nazioni convengono ad ogni solstizio ed equinozio…Non solo a vendere e a comprare si viene ad Eufemia, ma anche perché la notte accanto ai fuochi tutt’intorno al mercato, seduti sui sacchi o sui barili o sdraiati su mucchi di tappeti, a ogni parola che uno dice – come “lupo”, “sorella”, “tesoro nascosto”, “battaglia”, “scabbia”, “amanti”- gli altri raccontano ognuno la sua storia di lupi, di sorelle, di tesori, di scabbia, di amanti, di battaglie. E tu sai che nel lungo viaggio che ti attende, quando per restare sveglio al dondolio del cammello o della giunca ci si mette a ripensare tutti i propri ricordi a uno a uno, il tuo lupo sarà diventato un altro lupo, tua sorella una sorella diversa, la tua battaglia altre battaglie, al ritorno da Eufemia, la città in cui ci si scambia la memoria a ogni solstizio e a ogni equinozio.” (Italo Calvino, Le città invisibili, 1972 ed Einaudi)
Puoi raccontarci in breve qual è il tuo ambito d’impegno sul tema della migrazione?
Collaboro con l’associazione Psicologi nel Mondo di Torino, mi sono occupato di minori stranieri non accompagnati, gestisco gruppi di narrazione con migranti e svolgo colloqui psicologici con persone straniere residenti a Torino, con particolare attenzione agli adolescenti. Faccio parte di un gruppo di confronto con psicologi di diverse provenienze culturali.
Quale può essere il contributo del sostegno psicologico all’inclusione dei migranti?
Il sostegno psicologico può assolvere a diverse funzioni. Provo a elencarne alcune:
MARCO RAVIOLA
Mi chiamo Marco Raviola, ho 48 anni sono uno psicologo e psicoterapeuta a indirizzo adleriano. Sono socio analista della Società Italiana di Psicologia Individuale. Svolgo la mia attività come libero professionista presso il Centro di Psicologia e Psicoterapia Vivarium a Torino. Interverrò al convegno “Stand by me” come relatore nella tavola rotonda del 26 maggio dedicata al contributo del supporto psicologico all’inclusione dei migranti.