Stand by me | Il punto di vista delle istituzioni
Intervista a Monica Cerutti
Assessora Cerutti, può presentarci brevemente il suo incarico?
Sono assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte con deleghe anche alla Cooperazione decentrata internazionale, alle Pari opportunità, ai Diritti civili, alle Politiche giovanili, al Diritto allo studio universitario e alla tutela dei consumatori. Sono tutte deleghe il cui filo rosso è la centralità della persona nelle sue diversità, che vanno rese un valore e non un elemento di discriminazione.
Pensando all’inclusione, qual è la prima immagine che le viene in mente?
L’esperienza fatta con Alma Mater e l’associazione Alma Terra: un caso di inclusione al femminile e tra donne di diverse nazionalità, che imparano a rispettarsi. È stata un’esperienza che mi ha insegnato l’importanza dell’interculturalità, che è un concetto diverso dalla multiculturalità ed è ciò consente di comprendere, rispettare e valorizzare le diverse culture che convivono sul territorio. L’obiettivo del lavoro in materia di inclusione è infatti che tutte le comunità possano comunicare tra loro e rispettarsi.
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All’assessora all’Immigrazione della Regione Piemonte, Monica Cerutti, abbiamo chiesto di parlarci della bozza di Decreto legge “Promozione della Cittadinanza” in attesa di ascoltarla tra i relatori della tavola rotonda del 26 maggio dedicata ad approfondire il punto di vista delle istituzioni in materia di inclusione.
Qual è l’impegno della Regione in materia di inclusione?
La Regione non ha un compito specifico nella gestione dell’immigrazione, ma può svolgere un ruolo importante nella costruzione di pratiche, politiche e progetti di inclusione. Abbiamo aperto il nostro mandato a partire dall’accoglienza dei richiedenti asilo, in coordinamento con chi si occupa direttamente di gestione, ovvero Prefetture e Comuni. Il nostro impegno punta a far sì che non si parli di fenomeno emergenziale ma si lavori per l’implementazione di politiche strutturali. A questo si aggiunge il lavoro più generale a favore di tutte le persone di origine straniera presenti sul territorio, che attualmente sono circa 422.000, a fronte di 14.000/15.000 richiedenti asilo.
In particolare, abbiamo lavorato alla bozza di un nuovo Disegno di legge che sostituirà la vecchia legge del 1989 e che andrà ad accorpare tutte queste politiche. Volutamente abbiamo scelto di denominarlo “Promozione della cittadinanza”, proprio al fine di sottolineare il fatto che l’immigrazione è sempre più un fenomeno complesso, continuativo e variabile nelle sue manifestazioni. La bozza è già stata discussa con le diverse associazioni, attraverso una consultazione online sul sito della Regione, e verrà poi discussa in Consiglio Regionale.
La bozza si concentra sugli elementi necessari a creare condizioni di uguaglianza per tutti i cittadini di origine straniera – in riferimento a quelle che sono le competenze regionali – con particolare attenzione ai soggetti più fragili: i minori non accompagnati e le vittime di tratta. Inoltre, punta a valorizzare la relazione, il dialogo e la mediazione: in quest’ottica è prevista la creazione di un Albo dei mediatori interculturali e di un Forum di associazioni, attraverso cui eleggere una consulta, con cui aprire un confronto sulle politiche regionali. Vogliamo dotarci di uno strumento aggiornato, partecipato e condiviso con il territorio e con le istituzioni e, attraverso il piano di attuazione della legge, costruire delle politiche strutturate in materia.