In scena La Mite di Dostoevskij
6 dicembre 2016
Con Alberto Massi
Regia di Giuliano Lenzi
Riduzione e adattamento teatrale di Alberto Massi
“Domani la porteranno via, che ne sarà di me?” F. Dostoevskij
L’Associazione Juvenalia mette in scena un arrangiamento teatrale tratto dal romanzo breve di Dostoevskij La Mite.
Nel racconto Dostoevskij tratta il tema del suicidio, attraverso una tragedia famigliare raccontata dalla voce narrante di un marito meschino e grossolano che non si preoccupa mai della sua giovane sposa e solo in ultimo riconosce tutte le sue colpe ma ormai è troppo tardi, la sua giovane sposa ha deciso di togliersi la vita. Dostoevskij, registra come sotto dettatura i pensieri che si sviluppano nell’interiorità dell’uomo, passando attraverso sentimenti spesso contraddittori, del personaggio principale che inizialmente si discolpa per quanto accaduto ma che poi, dopo un’attenta riflessione, si accusa.
Dostoevskij illustra analiticamente la psicologia del protagonista: un uomo permaloso e superbo, nel quale traspare l’amore e l’impossibilità di rivelare i propri sentimenti, ed è qui che avviene il confronto tra amore e libertà e tra bene e male. Una storia dove i pensieri si svolgono nell’interiorità dell’uomo, intrisa di orgoglio e di ribellione nella tragica affermazione di un proprio io, di una personalità più che malata — ferita, inadeguata, chiusa in una profonda solitudine e in un grande sgomento che sfocia nell’incapacità di dare spazio all’altro.
Lo spettacolo si inserisce nell’ambito di un progetto finalizzato a diffondere consapevolezza circa il tema della violenza intrafamiliare.
L’ingresso è a offerta libera, il ricavato sarà devoluto all’Associazione non profit Me.Dia.Re. che da anni svolge progetti di sostegno psicologico per le donne vittime di violenza e i loro figli.