Verso uno Stato etico, religioso e sociale
Perché un governo, intenzionato a trasformare uno stato laico e liberale in uno Stato etico, religioso e sociale, dovrebbe comunicare che sta per togliergli il diritto di eleggere i propri rappresentanti? Perché mai dovrebbe correre il pericolo di una qualche resistenza da parte di chi potrebbe accorgersi che, sopprimendo democrazia rappresentativa, il Potere si riprende tutto quello che l’individuo ha ottenuto, soffrendo e affrontando lotte e repressioni, rivoluzioni e restaurazioni, riforme e controriforme, progressi e regressi…?