MIGRANDO - Me.Dia.Re. Mediazione, Dialogo, Relazione

MIGRANDO. Corso di formazione all’intervento psicologico in ottica transculturale seconda edizione

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Quando
dal 2.02.2018 al 24.03.2018
Dove
Corso Unione Sovietica 220/d – Torino

Costo
Il costo del corso di base è di 300,00 euro (250,00 euro per studenti e specializzandi).

Il costo dei singoli seminari è di 120,00 euro

Costo del ciclo di 3 laboratori: euro 50,00
Contatti
Mail: [email protected]

Fisso: 011.8390942

Mobile: 3406265259

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C’è tempo fino a Venerdì 2 Febbraio in mattinata!

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OBIETTIVI
Il corso di base si propone di fornire alcuni fondamentali contributi teorici e strumenti operativi per consentire ai partecipanti di conoscere ed affrontare problemi riguardanti il sostegno psicologico e sociale a migranti, rifugiati e richiedenti asilo. l’approccio che si propone ha un carattere multidisciplinare ed è ispirato alla psicologia transculturale (in particolare alle teorizzazioni dell’équipe di M.R.Moro); esso si avvale anche dell’esperienza maturata nel lavoro con i migranti e nella cooperazione internazionale delle Associazioni Psicologi nel Mondo – Torino e Me.Dia.Re.
DESTINATARI
Psicologi e studenti in psicologia, educatori ed operatori delle comunità di accoglienza (CAS e Sprar, Minori non accompagnati), mediatori culturali, antropologi, assistenti sociali, medici, insegnanti…
ARTICOLAZIONE
Il corso di base comprende tre seminari teorico-pratici articolati in tre fine settimana.

Iscrizioni al corso entro il 29 gennaio a ogni singolo seminario una settimana prima della data.

Verrà rilasciato attestato di partecipazione.
COSTI
Il costo del corso di base è di 300,00 euro (250,00 per studenti e specializzandi).

Il costo dei singoli seminari è di 120,00 euro.
DOCENTI
Anna Maria Bastianini Psicologa-psicoterapeuta, Analista S.I.P.I, docente area evolutiva della scuola adleriana di psicoterapia, collabora con l’ass. Psicologi nel mondo Torino per progetti di psicologia di comunità in ambito internazionale e nazionale, nonché negli interventi di sostegno psicologico individuale e di gruppo a favore di rifugiati e richiedenti.

Ester Chicco Psicologa e psicomotricista, formatrice ASEFOP, socia fondatrice di Psicologi nel mondo Torino, è attiva da anni nel sostegno psicologico e psicosociale di individui e comunità sia italiane che straniere; in particolare, ha svolto progetti di cooperazione allo sviluppo in diverse comunità latino-americane; a Torino, si occupa di sostegno individuale e gruppale a migranti, nonché di attività di formazione e supervisione nel settore della psicologia transculturale.

Simona Corrente Psicologa-psicoterapeuta, dal 2013 si occupa di sostegno psicologico a rifugiati e richiedenti asilo. Coordina, per l’Associazione Me.Dia.Re., il progetto Hopeland, collocato all’interno dello SPRAR e dedicato al sostegno psicologico di rifugiati e richiedenti asilo adulti. Svolge inoltre, entro tale progetto e come libera professionista, attività di supervisione clinica.

Maurizio D’Alessandro Mediatore dei conflitti dal 2004, dopo aver effettuato un semestre di studi presso la Ruprecht-KarlsUniversität di Heidelberg ed aver seguito le lezioni del filosofo Rüdiger Bubner ha scritto una tesi sull’autore, laureandosi in filosofia a Torino. Successivamente ha conseguito il dottorato di ricerca in filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma, dove si è occupato di temi etico-pratici. E’ membro del comitato scientifico e docente nei Master di Mediazione Familiare e dei Conflitti Interpersonali organizzati da Me.Dia.Re (accreditati A.I.M.E.F).

Maria Dolcimascolo Psicologa-psicoterapeuta, Analista S.I.P.I., appartiene all’Associazione Psicologi nel Mondo dal 2009 svolgendo attività di supporto individuale e di gruppo, supervisione e formazione; collabora con l’Associazione Mediare dal 2013.

Laura Fachin Psicologa-psicoterapeuta ad indirizzo psicodinamico, già laureata in filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma, svolge attività privata come psicoterapeuta e supervisore clinico; all’interno dell’Associazione Me.Dia.Re. è attiva nei progetti di sostegno psicologico a rifugiati e richiedenti asilo (minori e adulti); in tale contesto, svolge supervisioni agli operatori del Comune e delle strutture d’accoglienza.

Luisa Fernanda Guevara Psicologa colombiana, esperta in Arti-Terapie espressive, metodologie attive e Psicologia della consapevolezza (Mindfulness). Negli ultimi anni, interessata alle dinamiche di migrazione e integrazione, ha svolto studi in Mediazione Interculturale e psicologia transculturale. Ha progettato percorsi formativi focalizzati sulla comunicazione interculturale, l’apprendimento e l laboratori ludico-culturali per i medesimi.

Claudia Fernandez Argentina, psicologa-psicoterapeuta, è emigrata in Italia subito dopo la laurea. Dopo molti anni di lavoro come psicoterapeuta ad indirizzo psicoanalitico con bambini, adolescenti e adulti, ha svolto ricerche sulla relazione tra Yoga e Psicologia. Ha, inoltre, sperimentato la creazione e realizzazione di burattini e il loro utilizzo come strumento espressivo e terapeutico in gruppi di persone con disabilità fisica e mentale. Da due anni conduce un laboratorio per mamme migranti utilizzando Yoga, musica ed espressione corporea.

Luca Giachero Psicologo-psicoterapeuta, socio dell’Associazione Me.Dia.Re. di Torino, si occupa di lavoro con i migranti dal 2012 (sostegno psicologico, progetti, supervisioni, formazione), inizialmente nel progetto emergenza Libia e dal 2013 nei progetti dello SPRAR del Comune di Torino a beneficio di rifugiati e richiedenti asilo, denominati Accordo, Hopeland, Masna e Rifugio Diffuso. Sempre nell’ambito del lavoro con i migranti, ha svolto consulenze per associazioni e cooperative del settore.

Alfredo Mela Professore ordinario di Sociologia dell’ambiente e del territorio presso il DIST (Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio) del Politecnico e Università di Torino, svolge insegnamento in corsi di laurea in Architettura e Pianificazione Territoriale. I suoi principali campi di interesse riguardano la dimensione spaziale dei sistemi sociali, la partecipazione in piani e progetti urbani, gli impatti territoriali della migrazione forzata, lo spazio pubblico urbano, lo sviluppo di comunità, i grandi eventi.

Giorgia Micene Psicologa-psicoterapeuta, collabora con Psicologi nel Mondo dal 2011 in attività di supporto individuale e di gruppo, nonché in interventi di supervisione e formazione. Ha partecipato a diverse missioni in ambito umanitario, sia in Italia che all’estero.

Fabio Pettirino Antropologo Culturale, collaboratore presso MISA Ambulatorio Migrazioni e Salute, Ospedale Amedeo di Savoia, Torino.

Alberto Quattrocolo Mediatore familiare e penale, ideatore e conduttore di progetti formativi per la costituzione di team di Ascolto e Mediazione dei conflitti tra operatori e cittadini presso diverse ASL in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. In tale contesto, si occupa anche dell’ideazione e realizzazione di progetti sulla comunicazione e sull’ascolto del paziente, nonché sulla prevenzione e gestione della violenza contro gli operatori. E’ autore di testi e articoli sulla mediazione familiare e sulla mediazione in sanità e coautore del testo Elementi di vittimologia e Victim support (2014).

Marco Raviola Psicologo-psicoterapeuta, Analista S.I.P.I., appartiene all’Associazione Psicologi nel Mondo dal 2009 svolgendo attività di supporto individuale e di gruppo, nonché attività di supervisione e formazione; collabora con l’Associazione Me. Dia. Re. dal 2013.

Anamaria Skanjeti Psicologa-psicoterapeuta a orientamento sistemico-relazionale, dottore di ricerca in scienze umane; dal 2009 svolge attività di formazione e coordinamento di progetti di intervento socio sanitario presso le comunità etniche; dal 2011 è impegnata in attività di sostegno psicologico a migranti.

Enrico Tuninetti Psicologo-psicoterapeuta, si è occupato, in Italia e all’estero, di sostegno psicologico individuale e di gruppo per adulti e minori. Di orientamento junghiano, oltre al lavoro con la parola utilizza, nella conduzione di gruppi terapeutici e formativi, tecniche psicodrammatiche e ludico-espressive. Si occupa, inoltre, di psicologia transculturale collaborando con alcune associazioni del privato sociale (Psicologi nel mondo Torino e Me.Dia.Re.).
PROMOTORI DEL CORSO
Il Corso è organizzato dalle Associazioni Me.Dia.Re. e Psicologi nel Mondo – Torino

Psicologi nel Mondo – Torino è un’associazione di volontariato professionale, iscritta all’Albo della Regione Piemonte. Si occupa di cooperazione internazionale (in Salvador e in Messico), di formazione in ambito transculturale, di psicologia di comunità, di sostegno psicologico a migranti, rifugiati e richiedenti asilo – adulti
e minori – nell’area torinese e di interventi di psicologia di comunità in situazioni di emergenza
Visita il sito di Psicologi nel Mondo – Torino

Associazione Me.Dia.Re. La principale finalità dell’associazione è praticare l’ascolto empatico, come approccio relazionale teso al riconoscimento dell’altro, e promuovere nella società e presso le organizzazioni e le istituzioni la consapevolezza della sua importanza, della sua efficacia e delle sua utilità, sia in ordine alla gestione dei conflitti che nelle attività di cura, sostegno, orientamento, formazione, educazione, nonché nella gestione delle risorse umane e in tutte le condizioni in cui la comunicazione è un aspetto centrale. Me.Dia.Re. è composta da: psicologi-psicoterapeuti; mediatori familiari, penali, sociali, civili e commerciali; criminologi; medici legali; dottori di ricerca in filosofia; sociologi; ricercatori; esperti in progettazione; avvocati; educatori.

Per iscrizioni o informazioni

Mail: [email protected]

Fisso: 011.8390942

Mobile: 3406265259

Date, argomenti e attività

I SEMINARIO - 2 Febbraio

2 Febbraoio ore 17.00 – 20.00

Aspetti sociologici della migrazione (Alfredo Mela)

L’intervento intende offrire un inquadramento sociologico del fenomeno migratorio, con particolare riguardo al contesto italiano ed a quello torinese. In primo luogo sono forniti alcuni dati sull’entità e la provenienza dei flussi migratori e sono trattate brevemente le diverse ragioni che portano i migranti ad uscire dal loro paese e ad approdare in Italia. La distinzione tra varie figure di migranti permetterà di mostrare come la semplice bipartizione tra migranti economici e migranti forzati (spesso usata nel dibattito politico e mediatico) non rende conto della complessità della situazione effettiva e rischia unicamente di legittimare posizioni di rifiuto. In ogni caso, si parlerà delle specificità della ondata più recente di migrazioni verso il nostro paese – caratterizzata dal passaggio quasi obbligato attraverso la richiesta d’asilo – e delle problematiche che essa produce tanto per i migranti, quanto per le società locali in cui essi approdano. Sarà poi proposta una schematizzazione delle diverse tappe della carriera migratoria, evidenziando le variabili sociali fondamentali che favoriscono l’inclusione o l’esclusione.

Aspetti giuridici della migrazione (Alessandro Praticò)

II e III SEMINARIO - 3 Febbraio

Sabato 3 Febbraio ore 9.00-12.30

Riconoscimento e dominio: riflessioni filosofiche, psicoanalitiche e transculturali (Laura Fachin).

La riflessione muoverà dall’incontro tra il Sé e l’Altro all’interno della Fenomenologia dello Spirito di Hegel e affronterà le tematiche della Lotta e del Riconoscimento. In seguito ci immergeremo nella riflessione psicoanalitica relazionale e intersoggettiva, con particolare attenzione alle considerazioni della psicoanalista e femminista americana Jessica Benjamin sulla strutturazione dei rapporti di dominio nella coppia. Prima di allargare l’orizzonte ai temi dell’incontro transculturale e delle relazioni di dominio tra popoli, di cui si tenterà di formulare alcune chiavi di lettura attraverso i concetti sopra enucleati, torneremo alla riflessione filosofica analizzando ulteriormente la relazione intersoggettiva attraverso il pensiero di Martin Buber. Il seminario prevede come momento centrale il lavoro in piccoli gruppi e la discussione collettiva delle riflessioni prodotte.

Sabato 3 Febbraio Ore 13.30-17.00

Ermeneutica e interpretazione dell’alterità come teoria dell’applicazione: l’Altro, il Diverso, l’Identico (Maurizio D’Alessandro).

L’ermeneutica come teoria dell’interpretazione si è imposta nel Novecento come uno degli indirizzi teorici più importanti ma l’interpretazione non va pensata come esercizio teorico astratto perché essa è, come afferma Hans Georg Gadamer, “già sempre in applicazione” come mediazione tra un universale e un singolo caso particolare. L’ermeneutica fornisce, dunque, degli spunti alla riflessione etica e, a partire dalla riflessione di Emmanuel Lévinas, sull’impossibilità di “ridurre l’Altro, il Diverso, al noto e all’identico” si analizzerà l’incontro con il diverso da sé. Il seminario prevede un lavoro di discussione in piccoli gruppi.

IV SEMINARIO - 2 Marzo

Venerdì 2 Marzo ore 17.00-20.00

Prima, durante e dopo il viaggio: aspetti psicologici e relazionali nella migrazione (Anna Maria Bastianini e Ester Chicco).

La migrazione è un evento di rottura nella vita di una persona (anche se non necessariamente traumatico o patologizzante), sia quando è parte di un progetto di vita, sia quando è dettata da pericoli, traumi, condizioni insostenibili al proprio paese. La reazione alla migrazione è però soggettiva e dipende da molti fattori, tra i quali la storia migratoria, le caratteristiche di personalità e la storia di ciascuno, la capacità di mantenere e creare legami, di rinunciare a progetti non realistici per elaborarne altri, le condizioni di vita e di accoglienza nel paese d’arrivo. In ogni caso nella migrazione ci troviamo di fronte a una discontinuità, una rottura culturale, linguistica e di legami personali e sociali, una messa in questione della propria identità (doppia presenza e doppia assenza) e del proprio ruolo. In molti casi poi a tutto questo si aggiunge un aspetto traumatico che può riferirsi al prima del viaggio (gli eventi che hanno portato alla fuga dal proprio paese), al viaggio (pericoli, torture, prigionia, morte di compagni), e al dopo (l’incertezza e arbitrarietà della situazione nel paese di arrivo, il vuoto e l’assenza di prospettive). Diverso è il modo attraverso il quale le persone manifestano il loro disagio, diverse sono strategie di reazione messe in atto, e le possibilità di far ricorso a risorse personali e di gruppo per far fronte a questo difficile momento. Ci sono poi situazioni di fragilità particolare: bambini, minori, donne incinte, persone con problemi di salute o di handicap.

V SEMINARIO e VI SEMINARIO - 3 Marzo

Sabato 3 Marzo

Ore 9.00-12.30 Sulla stessa barca: aspetti teorici della psicologia delle migrazioni. Esempi clinici (Enrico Tuninetti).

Nell’intervento si enucleerà il modello teorico di riferimento della psicologia delle migrazioni: la cornice istituzionale, l’invio, il dispositivo clinico, i disturbi psicologici più riscontrati in riferimento alla nosografia occidentale e la fenomenologia associata alla violenza strutturale che si incontra nel lavoro psicologico con i pazienti migranti. Ulteriore analisi sarà rivolta alle criticità incontrate a livello clinico quali: il modo in cui presentare la figura dello psicologo, il rischio professionale del trauma vicario, del burn-out, l’identificazione con la vittima o con l’aggressore, la confusione di ruolo con altre figure professionali. Si farà inoltre, cenno ai differenti modelli della cura e della malattia mentale in un’ottica transculturale. L’intervento proseguirà portando all’attenzione alcune considerazioni sul sostegno psicologico inerenti la verità migratoria, il potere spesso omologante o patologizzante dell’accoglienza e dell’uso delle nostre categorie cliniche sull’altro. In conclusione, ci sarà un momento in cui verranno esposti degli esempi clinici e una sessione di gruppo per riflettere in merito a quanto il lavoro psicologico con l’altro metta in discussione la nostra identità professionale come psicoterapeuti in un momento storico, come quello attuale, contrassegnato da rapidi mutamenti degli scenari internazionali e psicosociali.

Sabato 3 Marzo ore 13.30 – 17.00

Sofferenza sociale, tra medicalizzazione e psicopatologizzazione. Il metodo etnografico nei processi di cura, una riflessione antropologica (Fabio Pettirino).

Attraverso il dibattito e la discussione di casi sarà affrontato il tema dell’utilità dell’approccio antropologico nella cura di pazienti stranieri. A caratterizzare culturalmente la biomedicina è la predilezione per le sole dimensioni biopsicologiche del malessere, e dunque per le sole dimensioni individuali. In tale scenario di senso l’individuo rappresenta il terreno su cui è possibile cogliere la realtà della malattia, a discapito di ciò che non è direttamente osservabile o catalogabile nella nosografia classica. A fronte di sintomatologie complesse e forme molteplici di disagio mentale e sociale, quanto sono udibili le voci della sofferenza? Attraverso il ricorso al metodo etnografico il terapeuta può trovare un utile strumento metodologico per dare forma e senso a forme di malessere spesso enigmatiche preparandosi a saper cogliere i meccanismi attraverso cui forze sociali di ampia portata fanno registrare i loro effetti direttamente nei corpi dei pazienti. S

VII SEMINARIO - 23 Marzo

Venerdì 23 Marzo ore17.00-20-00

Prospettive cliniche: dalla testimonianza alla cittadinanza. L’approdo dalla testimonianza alla cittadinanza: due momenti della clinica che si anticipano, si susseguono, si intrecciano (Simona Corrente e Luca Giachero).

Una riflessione sull’importanza della testimonianza e della possibilità di essere testimoni. La testimonianza intesa come una delle funzioni che va ad inserirsi all’interno di uno spazio di cura. La possibilità di essere testimoni della propria storia di fronte ad altri è un elemento fondamentale all’interno dei nostri incontri con i migranti. Poter essere o no creduti, riconosciuti nella propria storia, nella propria identità, credere a storie impensabili, inimmaginabili, incredibili. Uno dei nostri compiti è proprio quello di favorire ed accogliere le testimonianze, è quello di credere a quelle storie indicibili che ci vengono raccontate. E’ anche questo il senso dell’approdo. E l’approdo fa pensare alla Casa. Sappiamo, infatti, che quando si pensa ai rifugiati da una prospettiva psicologica, la prima associazione è al trauma e non, invece, alla casa. Casa, dopotutto, non è, in sé, un concetto psicologico. Tuttavia, è la perdita della casa e non il trauma l’unica condizione che i rifugiati condividono. Che cos’è, però, la casa e che significato ha per i rifugiati? Che influenza ha l’abitare sull’assistenza terapeutica, sul suo processo interattivo, sul cambiamento e sulla progettualità? Mettersi in progetto e non avere un progetto è ciò che dà conto della partenza, del viaggio, dell’approdo. L’approdo è cittadinanza. E cittadino è colui che è libero ed osa parlare nella città, per comprenderla e per modificarla.

VIII SEMINARIO - 24 Marzo

Sabato 24 Marzo ore 9.00-11.00

Teoria e tecnica del lavoro di gruppo: il gruppo accoglie, gioca e rilancia. Percorsi di empowerment individuale e di comunità per migranti, richiedenti asilo e rifugiati (Maria Dolcimascolo, Giorgia Micene, Marco Raviola).

Obiettivo dell’incontro di formazione è presentare le potenzialità del lavoro di gruppo con i migranti, i richiedenti asilo e i rifugiati. Verrà proposta una breve panoramica riguardo i presupposti teorici di base che permettono di comprendere la complessità del gruppo, con particolare riferimento ai modelli teorici che si riferiscono alla psicologia transculturale e all’approccio di comunità. Saranno illustrate alcune metodologie di lavoro a partire dalla descrizione di esperienze concrete, in particolare verranno considerati i gruppi di narrazione e i gruppi di tipo espressivo. Si approfondiranno le tecniche di conduzione di base e quelle specifiche relative ai gruppi in ambito transculturale. Verrà proposta una riflessione riguardo limiti e potenzialità del lavoro di gruppo al fine di comprendere come inserire una proposta di questo tipo nei vari contesti in cui i migranti, i richiedenti asilo e i rifugiati sono presenti.

LABORATORI - 24 Marzo

Sabato 24 Marzo LABORATORI – 11.00-16.00

1) Pregiudizi e conflitti: possibilità e difficoltà di gestione (Alberto Quattrocolo). Attraverso dibattiti, simulazioni e discussioni di casi, si rifletterà sulle dinamiche conflittuali più frequenti nella relazione con i servizi socio-sanitari. In particolare, ponendo attenzione all’incidenza di stereotipi e pregiudizi, di attese negative e di altri aspetti (cognitivi, comportamentali ed emotivi) nell’innesco e nell’escalation del conflitto, si proporranno spunti per la prevenzione, de-escalation o gestione di tali dinamiche.

2) Laboratorio sulla Narrazione (Marco Raviona, Anamaria SkanJeti). L’obiettivo del laboratorio è favorire il riemergere di emozioni e di memorie tra i partecipanti attraverso un racconto della storia di vita, sollecitato da alcuni oggetti presenti. L’interazione tra narrazione e attività pratica offre l’opportunità di un’espressività non solo verbale, in un contesto di ascolto attivo e di libertà narrativa facilitando la riflessione su sé stessi.

3) Laboratorio espressivo di consapevolezza corporea (Luisa Guevara, Claudia Fernandez). Il laboratorio si propone di fornire strumenti per affrontare un gruppo di persone provenienti da altri contesti culturali utilizzando come canali espressivi l’espressione corporea, lo Yoga, il gioco creativo. Questi strumenti attivano processi di auto-esplorazione e di connessione con la propria identità, laddove le parole faticano ad arrivare. Laddove la comunicazione verbale diventa difficile, il corpo e la creatività possono intervenire a ristabilire un contatto con il proprio sé e creare una possibilità di relazione con l’altro. Il laboratorio diventa uno spazio di dialogo attraverso “altri linguaggi” che possono favorire la espressione di sentimenti, la condivisione di esperienze, ricordi o disagi in un contesto non giudicante e non performante centrato sulla presenza attenta e consapevole del proprio corpo e del proprio sentire.

4) Il Photovoice (Giorgia Micene, Alfredo Mela). Il laboratorio si avvale della fotografia come modalità di espressione ed elaborazione dell’esperienza dei partecipanti. Si articola in momenti di attività individuale, in sottogruppo e nel gruppo al completo. I partecipanti condividono tra loro il perché hanno scattato proprio quelle foto, il significato che sta dietro ciascuna di esse e ascoltano le riflessioni elaborate dagli altri partecipanti. Oltre agli elementi fotografici, è prevista la produzione di testi scritti, che andranno a comporre una sorta di “didascalia” per ciascuna foto. I testi finali, frutto dell’elaborazione individuale e gruppale, sono resi oggetto di una nuovo lavoro di osservazione e riflessione

Dove

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Collaborazioni

Il Corso è organizzato in collaborazione con PSICOLOGI DELL’ÉQUIPE DI M.R. MORO (HÔPITAL AVICENNE – UNIVERSITÉ PARIS 13).

MIGRANDO. Corso di formazione all’intervento psicologico in ottica transculturale seconda edizione

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