Corso di Mediazione Penale, Lavorativa, Sanitaria e Scolastica – 18° edizione
novembre 2022 – aprile 2024
LE ISCRIZIONI SONO ANCORA APERTE!
novembre 2022 – aprile 2024
LE ISCRIZIONI SONO ANCORA APERTE!
Il percorso in Mediazione Penale e Giustizia Riparativa è attualmente sospeso in attesa che vada a regime la normativa attuativa della riforma Cartabia in materia di Giustizia Riparativa.
Nel frattempo abbiamo organizzato Porte Aperte alla Mediazione un weekend formativo, online e gratuito (30.09 – 1.10). Sarà l’occasione per conoscere l’approccio alla gestione dei conflitti proposto dall’Associazione nei suoi Servizi e la metodologia formativa dei nuovi percorsi formativi in partenza a fine novembre:
– Master in Mediazione Familiare, riconosciuto dall’A.I.Me.F., conforme alla norma UNI 11644 e valido ai fini dell’iscrizione negli elenchi dei mediatori familiari presso i tribunali civili previsti dalla Riforma Cartabia in tale ambito;
– Master in Mediazione dei Conflitti in ambito lavorativo, sanitario, scolastico e socio-educativo, con possibilità di accreditamento presso il CNOAS e di accreditamento ECM.
Le principali novità
L’Emergenza Coronavirus COVID-19 ci aveva indotto a rimodulare le nostre offerte formative e i loro costi: infatti, da un lato, si era reso necessario prevedere delle modalità di formazione a distanza, per impedire il diffondersi del virus; dall’altro, occorreva tenere conto delle ricadute economiche negative derivanti dall’epidemia per una porzione vastissima della popolazione.
Così, nel tentativo di consentire il più possibile alle persone interessate a questo tipo di formazione di potervi partecipare, abbiamo previsto quanto segue.
Didattica in presenza e a distanza e metodologia interattiva
Primo weekend gratuito e costo di 100 Euro per partecipare al secondo 3-4/12/2022
La partecipazione al primo weekend di formazione (19 e 20 novembre), è gratuita e non vincola alla prosecuzione del percorso; è sufficiente inviare una richiesta di iscrizione via mail al nostro indirizzo – [email protected] – entro venerdì 18 novembre 2022. Nel primo weekend si tratteranno le tematiche e si svolgeranno le attività previste nel programma del Master, vale a dire, attraverso una metodologia interattiva, le più ricorrenti dinamiche di innesco e di escalation dei conflitti, le possibilità e le difficoltà di de-escalation e gestione, i diversi approcci di mediazione e i presupposti e gli elementi di fondo comuni ai vari modelli.
Contenimento dei costi e pagamento rateale senza aumento dei costi
Il costo del Master è di € 1.700,00 + iva 22%, importo che comprende le 212 ore di formazione in aula, cioè frontale e interattiva, e il materiale didattico
Il costo totale della partecipazione ad entrambi i corsi (Master di Mediazione Penale+ Master di Mediazione Familiare, 1° e 2° livello) è di € 2.600,00 + Iva 22%.
Per la partecipazione al secondo weekend (3 e 4 dicembre 2022), cui è ancora possibile iscriversi, occorre procedere all’iscrizione e versare € 100,00 + iva 22%
La prima rata, di € 400,00 + iva 22%, va versata entro l’8 gennaio 2023, cioè prima del terzo weekend formativo (che si svolgerà il 21 e il 22 gennaio 2023).
Per le scadenze delle rate successive si veda la scheda di iscrizione del Corso in Mediazione Penale (Giustizia Riparativa) Lavorativa, Sanitaria e Scolastica, oppure, se interessati anche a quello in Mediazione Familiare, la scheda di iscrizione ad entrambi i corsi.
L’obiettivo del percorso è quello di formare professionisti che sappiano utilizzare, in maniera altamente qualificata le più avanzate tecniche di Mediazione Penale (tra adulti e in ambito minorile) e assicura il livello di preparazione teorico e pratico necessario ad operare nell’ambito della mediazione penale in collaborazione con uffici e strutture del Ministero della Giustizia.
Il percorso fornisce competenze teorico-pratiche per applicare le tecniche di mediazione anche nei particolari settori delle Organizzazioni di Lavoro (imprese, enti pubblici, scuole e altre organizzazioni), della Sanità (con particolare riguardo al contenzioso per responsabilità professionale del personale sanitario in ambito civile e penale e alle altre forme di manifestazioni del conflitto tra pazienti/loro famigliari e professionisti quali, i reclami e le aggressioni verbali e fisiche), dell’Istituzione Penitenziaria (rispetto ai conflitti tra operatori e detenuti, tra detenuti e tra questi e loro famigliari) e della Scuola (rispetto ai conflitti tra insegnanti e studenti, tra studenti e tra genitori e insegnanti). Si forniscono, quindi, anche nozioni e testimonianze necessarie ad avere un quadro completo e approfondito di ciascun particolare ambito. Per stimolare riflessioni sulle possibilità e criticità della mediazione in tali contesti, vengono proposte informazioni ed esperienze sulle iniziative progettuali in essi già sviluppate.
I curricula dei formatori
I formatori impiegati da Me.Dia.Re. non sono solo formatori da lungo tempo, ma anche mediatori con esperienza ultradecennale, sviluppata nei Servizi alla Persona e nei Progetti realizzati da Me.Dia.Re. L’esperienza maturata in diversi anni dai formatori-mediatori è fondamentale per poter mantenere nel corso della formazione un costante legame tra teoria e pratica. A costoro ne sono affiancati altri, esterni all’Associazione, accomunati tra loro, però, non solo dall’elevato profilo di competenze in ambito didattico, ma anche da corpose esperienze professionali che ne fanno degli esperti degli ambiti istituzionali e operativi cui si riferiscono le loro relazioni e/o i loro interventi formativi nel Corso. In particolare:
Silvia Boverini: laureata in giurisprudenza e specialista in criminologia clinica; ha partecipato a lavori di ricerca sul Argomenti della paura del crimine approfondendo gli effetti psicologici e sociali della vittimizzazione temuta e subita; ha operato come responsabile di una Casa Rifugio per donne maltrattate e svolge attività di formazione e sensibilizzazione al Argomenti della violenza di genere; è stata formatrice per operatori AUSER (osservatorio sui bisogni e sui diritti delle persone anziane) sui temi della relazione d’aiuto, dell’ascolto degli anziani vittime di reato e di abuso intrafamiliare; ha collaborato alla realizzazione di un centro di ascolto per “adulti significativi” legati a soggetti con problemi di dipendenza e di devianza. Per Me.Dia.Re., di cui è socia dal 2001: è stata co-docente nei corsi di 192 ore finalizzati a costituire “equipe di ascolto e mediazione” nelle Aziende Sanitarie Pubbliche di Emilia Romagna, Piemonte e Lombardia, realizzati tra il 2005 e il 2010; ha co-condotto il “Percorso di formazione sulla mediazione dei conflitti: una risorsa per la gestione di situazioni relazionali critiche” per il Comune di Verbania e il percorso di 200 ore, organizzato dallo stesso Comune e finalizzato a costituire un Servizio di Ascolto e Mediazione; ha condotto percorsi formativi sui temi della giustizia riparativa e della mediazione trasformativa dei conflitti tra vittima e condannato, a favore degli assistenti sociali e degli educatori del UEPE – Dipartimento Amministrazione Penitenziaria – di Genova; ha collaborato inoltre come docente con Les Heures Fundaciò Bosch i Gimpera – Università di Barcellona come docente – nel Master in Mediazione familiare e Sociale che si tiene presso “Emmeciquadro – Centro Studi, Ricerche, Formazione professionale” di Palermo; ha collaborato con l’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli come docente nel Corso di Mediazione Familiare (Corso di perfezionamento post-lauream presso la Facoltà di Scienze della Formazione); ha svolto nel 2010 alcune docenze nel Master in Mediazione Familiare – riconosciuto dall’AIMEF (Associazione Italiana Mediatori Familiari) – organizzato da Firera & Liuzzo Group (Italia) Master a Genova.
Isabella Buzzi: Dottore di Ricerca in Psicologia, Pedagogista, consulente e mediatrice familiare e conciliatrice dei conflitti socio-aziendali. Da anni organizza e conduce corsi di formazione professionale nelle ADR (per mediatori familiari, sociali e conciliatori). Socio fondatore e secondo Presidente del Forum Europeo Ricerca e Formazione in Mediazione Familiare, con sede a Marsiglia, crea e realizza la rivista Tavola Rotonda, diventato il bollettino informativo dei Mediatori Familiari. Dal 2002 è parte del Direttivo dell’Associazione Italiana Mediatori Italiani (A.I.Me.F.), con sede a Milano. E’ membro del Comitato di redazione della rivista semestrale di mediazione Mediares (Edizioni Dedalo srl, Bari – Italia), e membro del Comitato di redazione nazionale della rivista dell’AIMS Associazione Internazionale Mediatori Sistemici “Mediazione Familiare Sistemica” (Torino – Italia).
Monica Checchin: laureata in giurisprudenza; avvocato civilista; dal 2006 titolare di uno studio legale, in Torino. Tratta materie civilistiche, con particolare preferenza per le questioni attinenti il diritto di famiglia e la tutela dei soggetti deboli. Si occupa altresì di consulenza e contenzioso in materia locatizia e contrattuale, recupero crediti, risarcimento danni da responsabilità contrattuale ed extracontrattuale. Nel 2017 consegue il Master in Mediazione familiare presso Me.Dia.Re. e si iscrive all’A.I.Me.F. e da allora svolge anche attività di mediazione familiare e di gestione dei conflitti interpersonali, in co-mediazione. Nel 2018 consegue il Master in mediazione Penale, Sanitaria e Lavorativa presso Me.Dia.Re. Dal 2011 è iscritta nell’elenco degli avvocati abilitati ad assistere le donne vittime di violenza (L. Reg. 17/03/2008, n. 11). Ha collaborato con varie case editrici per la redazione di manuali e Commentari in materia civilistica; è attualmente in corso una collaborazione con una casa editrice per la redazione di un commentario al codice civile ove si occuperà della parte relativa alla separazione ed al divorzio. Dal 2016 è vice-presidente di TE.C.A. – Centro Studi Terapie Con Animali
Maurizio D’Alessandro: Laureato in filosofia e Dottore di ricerca in filosofia, formatore alla mediazione. È responsabile dei Servizi di Ascolto del Cittadino e di Mediazione dei Conflitti. È mediatore nella realizzazione della “sperimentazione di interventi di giustizia riparativa e mediazione penale di soggetti condannati adulti” del Ministero della Giustizia. Per Me.Dia.Re. è stato co-docente dei percorsi formativi di 192 ore finalizzati a costituire “Équipe di Ascolto e Mediazione nelle Aziende Sanitarie Pubbliche per la prevenzione/riduzione del contenzioso”, svolti presso l’A.RE.S.S. Piemonte (tre corsi nel 2009, nel 2010 e nel 2011), presso l’I.Re.F. – Scuola di Direzione in Sanità – su disposizione della Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia (due corsi nel 2010), presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (un corso nel 2009-2010). Nel 2009 ha condotto due docenze a Torino per il Master in Mediazione Familiare – riconosciuto dall’A.I.Me.F. – organizzato da Firera & Liuzzo Group (Italia) Master; è membro del comitato scientifico e docente nei Master di Mediazione Familiare e di Mediazione Penale, Sanitaria e Lavorariva organizzati da Me.Dia.Re. a Torino, accreditati dall’A.I.Me.F. È referente del progetto REPAIR (2016-2018): Percorsi di mediazione penale inter-territoriali realizzati con gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna (U.E.P.E.) di Torino-Asti e di Alessandria. È socio A.I.Me.F. Si occupa, inoltre, per l’Associazione Me.Dia.Re. di temi etico-pratici e deontologici. È nell’elenco dei Supervisori Professionali A.I.Me.F. (http://www.aimef.it/supervisione/elenco-mfs). È autore di articoli in materia di filosofia e mediazione.
Monica Cristina Gallo: garante dei diritti delle persone private della libertà della Città di Torino, mediatrice familiare e mediatrice penale (ha conseguito il Master in Mediazione Familiare presso Me.Dia.Re.). Già Presidente dell’Associazione Culturale Lacasadipinocchio con sede operativa presso la Casa Circondariale Lorusso e Cotugno; architetto.
Giovanni Ghibaudi: responsabile socio assistenziale dell’Assessorato Assistenza Sociale del Comune di Torino dal 1984 , mediatore dal 1995 e coordinatore del “Centro Mediazione di Torino” dal 2000, dei progetti “Riparazione” (dal 1995), “Mediatori Interculturali di strada” (2001/07), “Euromédiation Secucité” (2006),“Sicursé” (dal 2016) e “Ricominciamo” (dal 2015). Referente per il Comune di Torino, dal 2008, del progetto “Rete Dafne a favore delle vittime di reato”, oggi “Associazione Rete Dafne”. Consulente scientifico e formatore del C.R.E.S.M. di Gibellina per la formazione dei mediatori e per i progetti: “City to City – Reaching Out” – “Guichets antiviolence pour les mineurs” (2012/13) – “ArleKin” (2014/16) – “CreE.A” (2017/19). Partecipazione, in qualità di referente tecnico per la Città di Torino, alle attività previste dall’ “Accordo per la costituzione e regolazione di una rete istituzionale territoriale per la coprogettazione e l’attuazione di un progetto di servizi, interventi e azioni riguardanti il reinserimento sociale di soggetti in esecuzione penale esterna e in messa alla prova” (2018/2019). Docente Associato dell’ UNIPD per il master in “Mediazione come strumento operativo all’interno degli ambiti familiare, penale e civico” dal 2007. Formatore alla mediazione c/o Ass. La Logica del Cuore di Novara, Ass. Spondé sedi di Roma e di Palermo, Ass. ASAI di Torino, Ass. Mediare di Torino, Nucleo Vigili di Prossimità della Polizia Municipale di Torino, Ufficio Scolastico Regionale di Torino, Regione Sardegna.
Daniela Meistro Prandi: Laureata in Scienze dell’Amministrazione ad indirizzo psico-giuridicosociale con la tesi “La responsabilità civile dell’avvocato”, è laureanda in Politiche e Servizi Sociali. A febbraio 2017 consegue il Master in Mediazione Familiare presso Me.Dia.Re con tesi su “La mediazione familiare nelle famiglie con figli adolescenti: la gestione del conflitto nel conflitto” e diviene socia effettiva A.I.Me.F. ad aprile dello stesso anno. Nel 2018 consegue un Master in Mediazione Penale, Sanitaria e Lavorativa presso Me.Dia.Re. Dal 2017 lavora come mediatrice familiare ed esperta nella gestione dei conflitti interpersonali in ambito lavorativo, sanitario, sociale e scolastico, svolgendo la propria attività in co-mediazione. Formatrice in ambito della mediazione dei conflitti, ha sviluppato particolare interesse di ricerca nell’ambito della psicologia criminologica e della sociologia della devianza. É socia onoraria dell’associazione Te.C.A. Centro Studi (Centro Studi Terapie Con Animali). Futura collaborazione con uno sportello d’ascolto per vittime di violenza. Anna Lucia Mirone:
Anna Lucia Mirone: Laureata in psicologia e specializzata in psicologia criminologica e forense con la tesi dal titolo “I processi di rischio nello sviluppo dell’antisocialità minorile”. Iscritta all’albo degli Psicologi del Piemonte. Attualmente specializzanda al 3° anno in psicoterapia cognitivacostruttivista presso il “Centro Terapia Cognitivista” di Torino. Ha svolto un anno di formazione presso il Centro di Prevenzione del Disagio Giovanile dell’ex ALS TO2, centro d’ascolto rivolto agli istituti scolastici superiori dove si sono sviluppati diversi progetti di prevenzione del rischio contro il bullismo, temi sulla sessualità ed affettività e sulle dipendenze, rivolti alla fascia d’età 14-18. Grazie a quest’esperienza nasce e si sviluppa l’interesse per le tematiche adolescenziali e di sviluppo del sé insieme all’approfondimento del sistema penale minorile italiano ed internazionale. Nel 2017 ha conseguito il Master in Mediazione Familiare presso Me.dia.Re. Dal 2017 lavora presso il “Centro di Mediazione Penale” della Citta Metropolitana di Torino che si occupa di mediazione penale minorile per il Tribunale Minorile del Piemonte e Valle D’Aosta. In tale ambito vengono condotti colloqui con indagati, p.o. e famiglie; Inoltre, svolge attività di formazione e prevenzione rivolta a differenti scuole del territorio, orientati alla prevenzione del bullismo e cyberbullismo ed alla percezione del reato. Come centro di mediazione fa parte della “Rete Dafne” che si occupa di vittime di reato per l’accoglienza e l’informativa sui diritti. Lavora come specializzanda in psicoterapia presso l’ambulatorio psichiatrico dell’ex ASL TO2. Svolge attività di sostegno psicologico e psicoterapia individuale presso il suo studio privato.
Alberto Quattrocolo: laureato in giurisprudenza e laureando in psicologia. Ha conseguito il Master Europeo in Mediazione presso l’Istituto Universitario IUKB di Sion (CH), con tesi di ricerca sulla mediazione nei conflitti tra medici e pazienti sorti nei casi di responsabilità professionale. Presidente di Me.Dia.Re. dal 2003 e docente di tutte le attività formative svolte dall’Associazione in ambito familiare, penale e sanitario. È stato autore, docente e referente dei percorsi formativi di 192 ore finalizzati a costituire “Equipe di Ascolto e Mediazione nelle Aziende Sanitarie Pubbliche per la prevenzione/riduzione del contenzioso”, svolti presso l’ASR dell’Emilia Romagna (3 dal 2005 al 2007), l’A.RE.S.S. Piemonte (3, nel 2009, nel 2010, e nel 2011), presso Eupolis. – Scuola di Direzione in Sanità – su disposizione della Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia (2 nel 2010, 1 nel 2011 e 1 nel 2015), presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (1 corso nel 2009-2010), presso l’Azienda USL di Modena (1 corso nel 2009-2010), presso l’Azienda Ospedaliera di Lecco (1 corso nel 2009-2010) e presso l’Azienda Ospedaliero- Universitaria Sant’Orsola Malpighi di Bologna (1 corso nel 2012). Per conto di Me.Dia.Re. ha collaborato come docente con: la Seconda Università di Napoli Facoltà di Studi Politici e di Alta Formazione Europea e Mediterranea Jean Monnet nel Master in Mediazione Familiare e dei Conflitti Interpersonali; l’Università degli Studi di Palermo – Facoltà di Lettere e Filosofia (in collaborazione con IL3 – Istituto di Formazione Continua di Barcellona e Insitut Universitarie Kurt Bosch di Sion – CH) nel Master Internazionale di I Livello “Processi di Mediazione; l’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli nel Corso di Mediazione Familiare (Corso di perfezionamento post-lauream presso la Facoltà di Scienze della Formazione); Les Heures Fundaciò Bosch i Gimpera – Università di Barcellona nel Master in Mediazione familiare e Sociale presso “Emmeciquadro – Centro Studi, Ricerche, Formazione professionale” di Palermo; il Corso di Laurea in Scienze Sociali della Facoltà di Lettere di Palermo per una docenza di ottanta ore sulla mediazione. È socio A.I.Me.F. È mediatore nella “sperimentazione di interventi di giustizia ripartiva e mediazione penale di soggetti condannati adulti” del Ministero della Giustizia. È nell’elenco dei Supervisori Professionali A.I.Me.F. (http://www.aimef.it/supervisione/elenco-mfs). È autore di alcune pubblicazioni in materia di mediazione familiare e di mediazione sanitaria nonché sui temi della vittimologia.
Sergio Vinciguerra: è nato a Torino il 10 aprile 1938. Laureato in giurisprudenza all’Università di Torino con lode e dignità di stampa nel 1960; libero docente in questa materia nel 1964. Vincitore del concorso per la cattedra di diritto penale nel 1975. Come professore di prima fascia, ha insegnato nelle Facoltà di Giurisprudenza delle Università di Trieste, di Genova (dove ha insegnato anche diritto penale comparato) e Torino, città nella quale risiede, e dove ha insegnato anche criminologia. È stato preside di tale Facoltà per il triennio 2006-2009. Dal 2003 al 2005 ha diretto il Master in criminologia e politica criminale internazionale, che la Facoltà torinese ha gestito in collaborazione con l’UNICRI (United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute). È stato Direttore del Master in Giustizia penale europea, che ha istituito presso la Facoltà torinese di Giurisprudenza. Ha diretto ricerche giuridiche su incarico del Consiglio Nazionale delle Ricerche e del Ministero dell’Università. Dirige una Collana di studi, intitolata, dal 1989 al 2013, «Casi, Fonti e Studi per il diritto penale» (editore Cedam, Padova) ed ora «Le Fonti del diritto penale», editore ESI-Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli. Dirige la rivista «Diritto Penale XXI Secolo (Europeo, Storico, Comparato» da lui fondata nel 2002 ed ora pubblicata anch’essa presso la ESI-Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli. Dal 1992 al 2013 è stato redattore della sezione «diritto penale» della rivista «Giurisprudenza Italiana» (editore UTET Giuridica, Torino). È stato responsabile della rubrica «Diritto penale comparato» nella rivista «Diritto Penale e Processo» fino a quando fu diretta da Giovanni Conso. Oltre che del diritto penale italiano vigente e del diritto penale straniero e comparato, è specialista anche della storia del diritto penale nell’età delle codificazioni. È socio effettivo dell’Accademia Ligure di Scienze e Lettere, presidente onorario dell’Osservatorio Internazionale sulle Vittime di Violenza (IOVV), istituito dalla Città di Torino nel 2012 e fa parte del Comitato scientifico di riviste giuridiche. Dal maggio 2002 al dicembre 2003, è stato vice Presidente della Commissione di studio per la redazione del nuovo codice penale istituita dal Ministro della Giustizia nel novembre 2001. Ha esercitato la professione forense per trentanove anni, dal 1964 al 2003, con specializzazione, oltre che nel diritto penale, anche in diritto amministrativo e nel diritto del lavoro. È Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Commendatore al Merito Melitense del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Principali temi affrontati
I principali temi affrontati sono:
Apprendimento di diversi modelli di Mediazione
Il percorso formativo propone diversi modelli di mediazione, esplorando anche le differenze applicative e concettuali interne agli stessi modelli , così da garantire le possibilità ai futuri mediatori di un approccio eclettico che ne consenta il maggior margine possibile di operatività, in virtù di una flessibilità correlata alle diverse esigenze e situazioni concrete portate dai protagonisti del conflitto. Un particolare approfondimento è dedicato al modello Umanista (detto anche Trasformativo), in virtù della sua prevalente diffusione nell’ambito della mediazione penale.
Metodologia
Si prevede il ricorso ad una metodologia che, fatte salve poche introduzioni di carattere più teorico, faccia ampio ricorso allo svolgimento di esercizi pratici (quali, ad esempio, simulazioni e giochi di ruolo) e di altre tecniche interattive (discussioni guidate, analisi e discussione di casi, visione di filmati, ecc.).
Quest’ edizione del Corso, come le precedenti edizioni, si fonda sull’esperienza quindicinale maturata da Me.Dia.Re. nella gestione dei propri Servizi gratuiti di Ascolto e Mediazione dei Conflitti, in quelli di Mediazione penale e nei Servizi di Ascolto per le Vittime di Reato e le persone ad esse affettivamente legate. In particolare:
La diffusione dei Servizi di Ascolto e Mediazione in diverse realtà territoriali, l’alto numero di casi in essi gestiti, la considerevole casistica gestita nella realizzazione degli altri progetti e servizi, la collaborazione pluriennale con le istituzioni e i servizi presenti sui diversi territori costituiscono il bagaglio esperienziale che supporta tanto le riflessioni teoriche quanto le attività pratiche proposte nella formazione dai formatori di Me.Dia.Re. che da anni operano nei Servizi e progetti citati.
Sbocchi professionali
Il percorso offre una formazione approfondita nell’ambito della Mediazione Penale, rispettando i criteri previsti dagli ultimi e più rigorosi bandi pubblici emanati per l’assunzione di mediatori penali. Il Corso procura pertanto un effettivo sbocco professionale in tale ambito, che è interessato da attenzione e investimenti crescenti da parte di diverse istituzioni: il Ministero della Giustizia, in primis, ma anche enti territoriali (Comuni e Regioni) e fondazioni. Infatti, le novità legislative, che promuovono l’utilizzo dello strumento in sede di esecuzione della pena e in relazione all’istituto della Messa alla Prova, sono state di recente accompagnate dall’avvio di progetti e linee di finanziamento di enti pubblici e privati tesi a permettere l’effettiva applicazione di quelle norme.
Inoltre il percorso propone un approfondimento anche sulla prevenzione e gestione dei conflitti in ambito sanitario, fenomeno in costante e tumultuosa espansione da oltre un ventennio e rispetto al quale va diffondendosi presso le Organizzazioni sanitarie pubbliche e private una crescente consapevolezza circa la necessità di integrare i normali percorsi di accertamento dell’evento segnalato con altri approcci, maggiormente centrati sull’attenzione sugli aspetti relazionali e le dinamiche conflittuali. Non a caso da oltre quindi anni, Me.Dia.Re. oltre ad avere sviluppato un proprio modello di mediazione sanitaria, introducendo in tutte le aziende sanitarie pubbliche delle equipe di Ascolto e Mediazione dei Conflitti tra professionisti e pazienti (si veda il progetto Ascolto e Mediazione in Sanità), da molti anni svolge percorsi di formazione, supervisione e consulenza in tale ambito.
Infine, il corso esplora anche il tema del conflitto nei luoghi di lavoro (conflitti di tipo orizzontale e verticale), i quali, se non efficacemente gestiti, oltre ai costi personali e all’incidenza negativa sul clima e sul benessere organizzativo, implicano anche non pochi costi di natura economica. Anche in tale ambito Me.Dia.Re. ha sviluppato una corposa esperienza fin dai primi anni 2000 con progetti formativi, di consulenza e supervisione e con propri corsi. Il che contribuisce a mostrare come anche in ambito aziendale vi siano una crescente sensibilità e attenzione su tali temi.
Pagamenti rateali senza incremento del prezzo
E’ prevista la possibilità di un pagamento rateale senza che ciò determini un incremento dell’importo totale.
Riconoscimenti
Il Corso offre una formazione approfondita nell’ambito della Mediazione Penale, rispettando i criteri previsti dagli ultimi e più rigorosi bandi pubblici emanati per l’assunzione di mediatori penali.
Potranno essere richiesti crediti formativi all’Ordine degli Avvocati di Torino.
A coloro che sono interessati ai crediti ECM (educatori professionali, infermieri, medici, psicologi, ecc.) sarà inviata una scheda ad hoc. Me.Dia.Re., infatti, è accreditata dall’Age.Na.S. (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) come ente provider ECM
Le video-interviste ad alcuni mediatori che si sono formati seguendo i nostri Corsi si trovano qui
Tale modello è descritto anche nel volume “ASCOLTO E MEDIAZIONE. Un approccio pragmatico alla gestione dei conflitti“, un testo fondato sulla ventennale esperienza nella progettazione e gestione di servizi di mediazione (familiare, penale, in ambito sanitario, organizzativo-lavorativo e scolastico) e nell’ideazione e realizzazione di corsi e progetti formativi all’interno dell’Associazione Me.Dia.Re.
Si propone nel testo (e nel Master) un modello operativo, fondato su una premessa teorica ma di forte rilievo pragmatico: se la funzione della mediazione è gestire i conflitti, allora occorre che tale strumento si adatti all’oggetto cui è destinato, per evitare che il percorso mediativo sia vissuto dalle parti come una sorta di conflitto al loro conflitto e, quindi, a loro stesse. Il modello “Ascolto e Mediazione” persegue, in primo luogo, l’obiettivo di offrire ai confliggenti ciò che il conflitto tipicamente toglie, l’ascolto: l’ascolto da parte dell’altro, l’ascolto dell’altro e l’ascolto di sé stessi. Ma tale reintegrazione, che si realizza attraverso un esercizio consapevole e calibrato dell’empatia, si basa su premesse teoriche (anche fortemente filosofiche) e relazionali che tentano di tenere insieme due istanze pragmatiche: da un parte, una profonda osservanza dell’a-valutatività del mediatore; dall’altra, il tentativo di non lasciare lontane dalla mediazione le persone che la vivono come un disconoscimento della loro reazione all’ingiustizia altrui; o come un invito “indecente” a collaborare col nemico; oppure, ancora, come una richiesta di rinnegare i propri valori o di rinunciare a tutelare i diritti, gli interessi o gli affetti più importanti.
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