John Lennon e Yoko Ono protestano… a letto
Nel 1969 la Guerra in Vietnam si avviava a grandi falcate verso il suo quindicesimo anno, mentre i Beatles di lì a poco si sarebbero, purtroppo, sciolti. Di contro (o, forse, questa fu una delle cause più rilevanti della fine del gruppo), John Lennon e Yoko Ono si sposarono il 20 marzo di quell’anno. Anche privi di social media, era ben consapevoli della portata mediatica dell’evento.
Decisero, così, di sfruttare l’occasione per spostare lo sguardo del mondo verso la penisola indocinese, adottando, però, la loro prospettiva: quella pacifista. Per far ciò, inventarono una forma di protesta che sarebbe poi stata ripresa in altri tempi e luoghi: il bed-in. Palese deformazione del sit-in, consisteva nel trascorrere le giornate a letto, lasciando la porta aperta alla stampa mondiale. Per dodici ore al giorno, i giornalisti, oltre agli ospiti della coppia, potevano passare la giornata nella camera da letto delle due star.
Dunque, dopo il matrimonio a Gibilterra, si stabilirono nella suite presidenziale dell’Hilton Hotel di Amsterdam a partire dal 25 marzo. Lì, “come due angeli”, suonarono e tennero discorsi sulla pace e sull’amore universali per una settimana, fino alla fine del mese, con le telecamere accese dalle 9 di mattina alle 9 di sera.
Dopo un breve tentativo di una notte alle Bahamas, si trasferirono, il 25 maggio, presso il Queen Elizabeth Hotel di Montreal, in Canada, dove li raggiunse anche la figlia della cantante. Il primo giugno, al termine dell’iniziativa, registrarono, insieme a tutti i presenti, il brano Give Peace a Chance, adottato poi come inno dei movimenti pacifisti.
Alessio Gaggero
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