Intervista a Francesca Guido, mediatrice familiare ex corsista di Me.Dia.Re.
Ad avermi avvicinato alla mediazione familiare è stata anche la mia situazione personale, che in quel momento era di grande conflitto. Quindi, magari inconsciamente, ho cercato la strada per approcciare la situazione con risorse che in quel momento non avevo.
Sono queste alcune delle parole pronunciate dall’avv. Francesca Guido, per raccontare con particolare sincerità, in questa diciannovesimo video di Interviste ad ex corsisti, le ragioni per cui decise di seguire un corso per diventare Mediatore Familiare e Mediatore in ambito Penale, Lavorativo, Sanitario e Scolastico dell’Associazione Me.Dia.Re. (XI edizione, novembre 2017). Ed è con la stessa sincerità e capacità di auto-osservazione critica che Francesca Guido riflette nel prosieguo dell’intervista, come quando, rispondendo alla domanda su quali maggiori conoscenze teoriche e pratiche le fossero derivate dal corso di formazione sulla mediazione familiare, afferma:
Soprattutto mi sono accorta di non sapere ascoltare. Quando è iniziato il corso pensavo di saperlo già fare. Poi mi sono accorta che non è così, che, spesso, quando ascoltavo una persona, non la stavo ascoltando davvero, perché stavo già pensando a che risposta le avrei dato, a cosa le avrei detto e se sarei riuscita ad essere convincente; oppure pensavo alla mia posizione e a come convincerla che avevo ragione io. Invece l’ascolto da impiegare nella mediazione, quello su cui si viene formati, è tutt’altra cosa: è un ascolto che accoglie, nel quale non c’è la necessità di essere performanti o di convincere il prossimo. Soprattutto, è un’accoglienza basata sulla mancanza di giudizio. Elemento, questo, che, mi sembra, permea assolutamente la nostra quotidianità. Siamo sempre pronti a tirare fuori dei giudizi dalle nostre tasche.
Ma non c’è soltanto l’introspezione nel raccontarsi di Francesca Guido, bensì anche una forte tensione ideale che anima i suoi progetti relativi alla mediazione e che emerge anche dalla sua narrazione del caso seguito durante il tirocinio di mediazione familiare.
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