Corsi e ricorsi è una nuova rubrica dell’Associazione Me.Dia.Re., simile ad altre già presenti sul web, che, come quelle, vuole contribuire a mantenere e rinfrescare la memoria circa fatti di varia natura accaduti tanto nel più recente passato che in quello un po’ più remoto. Tendenzialmente, infatti, gli eventi richiamati saranno quelli verificatisi dell’inizio del Novecento fino all’anno scorso. Tuttavia, questa rubrica presenta due caratteristiche: la prima è che è interlocutoria. In sintesi, chiunque abbia voglia di aiutarci a ricordare può segnalarci (in forma non anonima) l’accadimento che ritiene meritevole di attenzione. Pubblicheremo, quindi, tutti i fatti che ci verranno proposti, indicando anche chi è l’autore della “rimembranza”, ma riservandoci la prerogativa di verificare prima la congruità del contenuto e della forma del contributo inviato. Naturalmente, la preghiera è di scrivere dei contributi pubblicabili secondo le regole del diritto e del buon senso. L’altra peculiarità di questa rubrica riguarda il suo “taglio”. Me.Dia.Re., infatti, si occupa di mediazione familiare, penale, di gestione dei conflitti in diversi ambiti (aziendale, sanitario, scolastico..), di ascolto e sostegno per le vittime di reato e di altro ancora, pertanto, i fatti che verranno presi in considerazione saranno, soprattutto, quelli relativi al conflitto nelle sue più diverse manifestazioni e conseguenze, dal livello micro a quello macro. Saranno citati, quindi, eventi bellici, ovviamente, ma anche atti di terrorismo, episodi di criminalità organizzata e non, fatti di politica nazionale e internazionale, specie se aventi correlazioni con questioni del nostro Paese, eventi di rilevanza culturale e altri accadimenti, in vario modo oggetto di discussione, dibattito o polemica.
Girolimoni, una vittima della ragion di stato fascista
Gino Girolimoni fu un capro espiatorio perfetto per accreditare l’infallibilità del regime fascista in quella primavera del 1927. Un serial killer aveva stuprato sette bambine, ammazzandone cinque. Colpiva a Roma da tre anni e non si aveva la più pallida idea di chi fosse. Ma Mussolini si apprestava da un pezzo all’instaurazione della dittatura e sapeva che, se la polizia non trovava presto un colpevole, ne avebbe risentito la credibilità del suo governo.
Sta diventando pericoloso essere poveri in questo Paese
Il nostro inconscio collettivo ha rifiutato questa domanda sulle origini: da dove veniamo? Come siamo arrivati qui? (Micheal Cimino)
17 novembre 1973: repressa nel sangue la “Rivolta del Politecnico” di Atene
“Venite a prenderle”: così, usando le stesse parole di Leonida alle Termopili, il 17 novembre 1973 gli studenti in rivolta asserragliati nel Politecnico di Atene risposero ai militari che intimavano loro di deporre le armi.
Il 16.11.1977 Carlo Casalegno viene ucciso dalle Brigate Rosse
Condannato a morte per aver espresso le proprie idee, Casalegno lasciò un figlio e una moglie.
Cosa significa “coventrizzare”?
Il termine coventrizzare (“to coventrate”) è nato in riferimento a quel che accadde alla città inglese di Coventry, tra il 14 e il 15 novembre del 1940. Nei quasi cinque anni seguenti molte altre città furono coventrizzate, in Europa come in Asia.
Cos’è questo golpe? Io so
L'articolo di Pier Paolo Pasolini sul Corriere della Sera del 14 novembre 1974.
13 novembre 1960: l’artista afroamericano Sammy Davis Jr. sposa l’attrice svedese May Britt
Secondo 31 Stati, commise un reato, ma non gliene importò. Un gesto così eclatante, tuttavia, non poteva andare esente da contestazioni, anche delle più gravi.
12 novembre 1969: il giornalista freelance Seymour Hersh scopre l’eccidio di My Lai
Per un anno il silenzio aveva regnato sovrano sulla crudeltà dei soldati americani. La situazione non poteva però durare a lungo, per fortuna.
Quella notte di Taranto, tra l’11 e il 12 novembre, che fu di lezione perfino per i giapponesi
A Taranto, gli Inglesi affondano un duro colpo al nemico italiano, ma Mussolini non fa una piega e copre il disastro che emergerà, solo molto tempo dopo, dal diario di Ciano.
Cos’è che trasforma un mondo libero in una cupa prigione
Ken Saro-Wiwa fu giustiziato il 10 novembre 1995 a Port Horcourt per aver cercato di salvare il proprio paese.
Il 9 novembre 1989 il muro di Berlino non è più
Est e ovest di nuovo uniti, tanto per la città, quanto per l'intero paese: questo l'effetto principale di quel tanto agognato crollo.
L’8 novembre la fiaccola passò a John Kennedy, «un idealista senza illusioni»
L’8 novembre vinse le elezioni un uomo che apparteneva all’élite, ma che aveva sofferto e sapeva riconoscere la sofferenza, e l’umanità, negli altri. Gli era stata una data medaglia durante la guerra, non per aver ucciso i nemici, ma per avere salvato delle vite umane. Un “idealista illusioni”, pare che avesse detto di sé. La sua non fu una vittoria esaltante, perché il pregiudizio e la diffidenza verso la sua fede indussero molti a non votarlo. Era un cattolico, di origini irlandesi. Si chiamava John Fitzgerald Kennedy.
7 novembre 1944, battaglia di Piazza Lame a Bologna
Da assediati ad assediatori, i partigiani vincono la più importante battaglia cittadina di tutta la guerra. Questa volta, con l'aiuto delle donne, che per la prima volta possono combattere fianco a fianco.
6/11/2017 don Guidotti colpevolizza una giovane violentata per essersela andata a cercare
Il parroco di Bologna attacca una ragazza su Facebook, ma le sue parole non rimangono impunite a lungo.
Quell’irrealizzabile attentato a Mussolini che favorì l’affermazione della dittatura
Il 5 novembre 1925 Mussolini dava il via a misure repressive, progettate da tempo, tese a instaurare la dittatura. L’occasione propizia era arrivata, infatti, il giorno prima, con lo “strano” e fallito attentato alla sua persona da parte dell’ex deputato socialista, ex tenente colonnello degli alpini pluridecorato, Tito Zaniboni. Costui era convinto che non vi fosse altro mezzo per porre termine alla svolta tirannica impressa dal fascismo e per rendere giustizia Matteotti e a tutti coloro che erano stati colpiti dalla brutalità delle camicie nere. Le autorità, però, conoscevano le intenzioni di Zaniboni e potevano contare sui rapporti del loro informatore, che era il più stretto collaboratore dell'aspirante attentatore.
Assassinio del Primo Ministro israeliano Yitzhak Rabin: è il 4 novembre 1995
Falco o colomba? Soldato o politico? Yitzhak Rabin, probabilmente, poté dire di aver vestito tutti questi abiti.
3 novembre 1970, Salvador Allende è presidente del Cile
Salvador Guillermo Allende Gossens. Un uomo innamorato del proprio paese, che ha dato la vita per esso, che è andato sino in fondo.
Il 2 novembre 1918 al popolo italiano fu annunciata la resa dell’Austria-Ungheria
Tassello fondamentale per la conclusione della Grande Guerra, l’armistizio tra le due nazioni fu firmato il giorno seguente.
Il primo novembre 2017 inizia la visita dell’ONU nei centri di detenzione migranti in Libia
Una visita che ha portato alla luce orrori indicibili, commessi ogni giorno su migliaia di persone.
Il 31 ottobre 1922 si insediò il primo governo Mussolini
Un po' di forza, ma nemmeno troppa, per prendere il potere sul Bel paese. In pochi persero la vita in quei giorni; innumerevoli in seguito.
Il 30 ottobre 2008 la Croce Rossa Italiana viene commissariata
L’Associazione italiana della Croce Rossa non è sempre stata uguale a se stessa: tanti uomini hanno contribuito a cambiarla. A volte, i più impensabili.
Il 29 ottobre 1929 è il Martedì nero della finanza
Mai prima di allora si era arrivati tanto in basso. Ma, in seguito, di raggiunse un fondo così buio.
Il 28 ottobre 1998 sono pubblicati i risultati della Commissione Verità e Riconciliazione del Sudafrica
In Sudafrica si sperimentò una forma di giustizia riparativa che metteva la verità al centro del percorso. Non tutti ne furono soddisfatti.
27 ottobre ’35: l’Italia va a tutto gas… in Etiopia
Mussolini il 25 ottobre ’35, dopo neanche venti giorni dall’inizio della guerra, autorizzò l’uso delle armi chimiche in Etiopia.
Il 26 ottobre 1954 Trieste torna definitivamente in Italia
Le alterne vicende del capoluogo friulano, che ha visto avvicendarsi, alla propria guida, diversi popoli e nazioni.
25 ottobre 1911: gli italiani iniziano a deportare i libici in Italia
Il 25 ottobre 1911 Giolitti ordinava che i libici che si opponevano all’invasione italiana - quelli non ancora uccisi a fucilate o sulla forca -, fossero deportati alle Tremiti. Da quel momento e per molti anni l’Italia “importò” migliaia di libici, prelevati a caso, di tutte le età, nelle proprie colonie penitenziarie delle Tremiti, di Ustica, di Gaeta, di Ponza e di Favignana. Tanti morirono già in mare, nella traversata. La fame, la sete, le malattie, i maltrattamenti e il freddo patiti durante la detenzione uccisero almeno un terzo dei deportati. L’occupazione italiana della Libia durò altri 20 anni, caratterizzandosi per una crudeltà e una ferocia a dir poco vergognose. Come scrisse un ufficiale italiano: «Donde venga ai nostri ufficiali tanta cieca ferocia, tanta sete di sangue, tanta raffinatezza di crudeltà, io non so comprendere. […] Noi vendichiamo sugli arabi gli errori nostri, le nostre ritirate, le sconfitte subite ovunque, non per la loro abilità, ma per la nostra inettitudine. Anzi, non potendo vendicarci sui nemici che ottennero, con così scarsi mezzi, risultati tanto vistosi, sfoghiamo l’umiliazione sui deboli, sugli inermi».
La “squadraccia fascista” di Novara il 24 ottobre 1944 assassinò 11 persone
Il giorno prima, a Biandrate, un’altra brigata nera, la “Cristina”, aveva massacrato due ventunenni che non volevano servire sotto Hitler e Mussolini.
Il 23 ottobre è il giorno d’inizio della Rivoluzione ungherese del ‘56
Le dure condizioni imposte dalla dittatura costrinsero gli Ungheresi a ribellarsi al potere sovietico. La rivoluzione non durò molto.
22 ottobre 1975, Leonard Matlovich viene congedato dalla U.S. Air Force in quanto omosessuale
La storia del militare americano che osò sfidare i propri superiori con la copertina di un giornale.
I Nuclei Armati Rivoluzionari assassinano Francesco Straullu 21 ottobre 1981
Straullu e Di Roma furono soltanto due dei 33 omicidi compiuti in quei pochi, ma cruenti, anni di attività di Fioravanti, Mambro e compagni.