Corsi e ricorsi è una nuova rubrica dell’Associazione Me.Dia.Re., simile ad altre già presenti sul web, che, come quelle, vuole contribuire a mantenere e rinfrescare la memoria circa fatti di varia natura accaduti tanto nel più recente passato che in quello un po’ più remoto. Tendenzialmente, infatti, gli eventi richiamati saranno quelli verificatisi dell’inizio del Novecento fino all’anno scorso. Tuttavia, questa rubrica presenta due caratteristiche: la prima è che è interlocutoria. In sintesi, chiunque abbia voglia di aiutarci a ricordare può segnalarci (in forma non anonima) l’accadimento che ritiene meritevole di attenzione. Pubblicheremo, quindi, tutti i fatti che ci verranno proposti, indicando anche chi è l’autore della “rimembranza”, ma riservandoci la prerogativa di verificare prima la congruità del contenuto e della forma del contributo inviato. Naturalmente, la preghiera è di scrivere dei contributi pubblicabili secondo le regole del diritto e del buon senso. L’altra peculiarità di questa rubrica riguarda il suo “taglio”. Me.Dia.Re., infatti, si occupa di mediazione familiare, penale, di gestione dei conflitti in diversi ambiti (aziendale, sanitario, scolastico..), di ascolto e sostegno per le vittime di reato e di altro ancora, pertanto, i fatti che verranno presi in considerazione saranno, soprattutto, quelli relativi al conflitto nelle sue più diverse manifestazioni e conseguenze, dal livello micro a quello macro. Saranno citati, quindi, eventi bellici, ovviamente, ma anche atti di terrorismo, episodi di criminalità organizzata e non, fatti di politica nazionale e internazionale, specie se aventi correlazioni con questioni del nostro Paese, eventi di rilevanza culturale e altri accadimenti, in vario modo oggetto di discussione, dibattito o polemica.

Franco conquista Madrid e tutta la Spagna

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La guerra civile spagnola attira su di sé gli sguardi delle potenze europee, che decidono di sostenere le parti in causa. Sarà però l'alleato di Hitler e Mussolini a prevalere.

Quando Marlon Brando rifiutò l’Oscar perché «non siamo umani»

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Il 27 marzo del '73, Marlon Brando rifiutò l'Oscar per la parte di Vito Corleone ne Il Padrino (1972, di Francis Ford Coppola). Al suo posto salì sul palco del Dorothy Chandler Pavillon, l'attivista e attrice Sacheen Littlefeather. Avrebbe dovuto leggere il discorso di Brando sulle ragioni del rifiuto, ma non le fu permesso. Poté solo dire che Marlon Brando le aveva chiesto di spiegare che «La ragione è dovuta al trattamento degli indiani d’America nell’odierna industria cinematografica […] e televisiva...». In realtà, nel discorso di Marlon Brando c'era molto più di questo. Il giorno dopo il New York Times pubblicò il testo integrale. Ma i suoi effetti, anche pratici e immediati, furono di gran lunga superiori a quelli derivanti da un momento di attenzione mediatica.

1942, apre la sezione femminile nel lager di Auschwitz

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"Quando ho capito tutto questo, e cioè che sotto la coperta ci poteva essere qualunque schifezza, ma che sopra tutto doveva avere un aspetto perfetto, ho trovato la risposta a un sacco di cose."
Liliana Segre

John Lennon e Yoko Ono protestano… a letto

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Appena sposati, decisero di trascorrere la luna di miele a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla guerra in Vietnam. Lo fecero in un modo molto particolare, con gli occhi di tutto il mondo puntati su di loro.

Richard Widmark, il cattivo “buonista” di Hollywood

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Richard Widmark si batté per i valori e i principi in cui credeva a modo suo, cioè senza clamori. Era un democratico liberal, antirazzista, non-violento e ambientalista: anti-maccartista prima, anti-reaganiano poi, contrario al commercio delle armi sempre, si oppose alle politiche di Bush padre e ancor di più a quelle di George W. Bush. Eppure per milioni di spettatori, per almeno quarant'anni, il suo nome nei titoli di testa di un film evocava l'immagine del killer sadico, del bigotto violento, del razzista frustrato, del reazionario corrotto. E anche i tantissimi personaggi positivi che portò sullo schermo erano figure complesse: uomini caratterizzati da tormenti e ambivalenze, da pulsioni distruttive e dubbi laceranti. Uomini in lotta, contro se stessi o contro le prevaricazioni del potere, e rosi da una solitudine nervosa. Buoni o malvagi che fossero i suoi personaggi, sapeva renderli terribilmente umani, rivelando, spesso, dietro una maschera di fredda calma, spiragli di toccante vulnerabilità. 

Da via Rasella a via Ardeatina: occhio per occhio…

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La deumanizzazione dell'altro è un meccanismo che può portare ad esiti atroci. Le tristemente note Fosse Ardeatine furono teatro di una delle pagine meno umane della storia umana.

Il 21 marzo 1960 si consuma il massacro di Sharpeville

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Da manifestazione pacifica a massacro di vite umane il passo è, a volte, molto più breve di quanto si pensi. Il Sudafrica può insegnarci qualcosa in questo senso.

1994, omicidio Ilaria Alpi e Miran Hrovatin

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"Era chiaro che Ilaria era capitata su uno dei punti sensibili che la Somalia cercava affannosamente di proteggere e che l’Italia aveva la necessità di coprire."

Il massacro, tutto italiano, dei cantastorie etiopi

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19 marzo 1937 il viceré d'Etiopia Rodolfo Graziani scriveva al ministro Lessona: «ho ordinato che tutti i cantastorie, indovini e stregoni della città e dintorni fossero arrestati e passati per le armi». Mussolini al riguardo scrisse: «approvo quanto è stato fatto circa stregoni e ribelli». 

Il massacro dei cantastorie etiopi da parte degli invasori italiani, non appare così bizzarro, se si considera che, forse, secondo, MussoliniGraziani Lessona, per ridurre l'intero popolo etiope al più totale asservimento, occorreva eliminare ogni sua capacità di avere una mente e una volontà autonome. Quindi la strage dei cantastorie, non solo seguiva e accompagnava le rappresaglie sulla popolazione civile, i massacri dei indiscriminati dei civili, ma si collegava all'eliminazione radicale della classe dirigente etiope. Lo scopo era impedire per sempre a quel popolo di parlare, di pensare e di credere. E i cantastorie parlavano, facevano pensare e aiutavano a credere. Dopo di loro, non a caso, saranno preti e monaci ad essere massacrati. 

Il giudice Minervini, un uomo abbastanza serio da non prendersi troppo sul serio

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Tutte le mattine il giudice Girolamo Minervini saliva sull'autobus…

Il Sudafrica decide di chiudere la pagina dell’apartheid

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I ventisette anni di ingiusta prigionia subiti da Mandela furono, almeno in parte, ripagati da un'enorme conquista: la libertà.

Il referendum più importante nella storia d’Italia

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Il 16 marzo del 1946 veniva indetto il referendum più importante…

1939, invasione tedesca della Cecoslovacchia

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Francesi e Inglesi diedero la Cecoslovacchia in pasto al lupo. Hitler non se lo fece ripetere due volte, e la smembrò.

I sei di Birmingham sono rilasciati dopo 16 anni di detenzione

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E se ti condannassero, per sbaglio, all'ergastolo? Quanto resisteresti nella cella che non ti meriti?

Cracovia: il ghetto viene liquidato dalle SS nel 1943

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Un bacino d'utenza a cui attingere quando i campi esterni si svuotavano ed avevano bisogno di manodopera. Questa era l'utilità di quei muri a forma di lapide che correvano per Cracovia.

1977, irruzione della polizia nella sede di Radio Alice

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Radio Alice era “Dare voce a chi non l’ha avuta mai”. Almeno, finché un'irruzione della polizia non interrompe per sempre le trasmissioni.

Madrid: le bombe prima delle elezioni

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Quasi duecento pendolari spagnoli furono assassinati mentre si recavano a lavoro, il giovedì prima delle elezioni. La politica cercò di cavalcare l'evento.

Placido Rizzotto: «I nostri nemici non sono i padroni, ma noi stessi»

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Il 10 marzo del 1948 finì la vita del trentaquattrenne Placido…

Michele Reina, il primo politico ucciso dalla mafia

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Quel movimento a sinistra, verso un accordo col Partito comunista, non piacque a û curtu, che aprì la tetra stagione degli omicidi politici, di cui spesso abbiamo parlato in #CorsieRicorsidiMeDiaRe

Giornata internazionale della donna

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"La ricorrenza ha una storia lunga oltre un secolo, carica di un potente significato sociale che, negli ultimi decenni, ha rischiato di disperdersi. Si fanno gli auguri alle donne e si comprano regali, aziende e locali si mobilitano, vengono organizzate serate a tema, si entra gratis nei musei, compaiono menù speciali al ristorante, nei negozi ci sono sconti, omaggi e promozioni dedicate, online si imbastiscono gallery di donne famose, a mo’ di santini. Per molte donne è un giorno diverso dagli altri, possono fare cose che normalmente non fanno: una specie di inversione carnevalesca, in cui quello che succede può succedere solo perché è carnevale e, proprio in quanto eccezione, conferma la regola della narrazione tradizionale che sistematicamente cerca di ridurre le donne a bambole, ancelle, angeli del focolare."

La domenica di sangue degli Usa

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Martin Luther King e Lyndon Johnson furono i protagonisti mediatici di quegli eventi. I 600 che diedero vita alla prima marcia, però, misero in gioco le loro vite.

Quei Rosenberg fatti sedere sulla sedia elettrica per niente

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Denunciati il 6 marzo 1951, i coniugi Rosenberg furono condannati a morte un mese dopo. Avevano davvero passato ai russi i segreti per produrre la bomba atomica? Nel 1989 Boris V. Brokhovich, il direttore dell’impianto di arricchimento del plutonio con il quale era stata realizzata la prima bomba atomica sovietica, intervistato dal New York Times, spiegò che lo sviluppo della bomba russa «fu un processo fatto di tentativi ed errori» E aggiunse: «Non ottenemmo niente dai Rosenberg. Li avete fatti sedere sulla sedia elettrica per niente».

Idy Diene viene ucciso a Firenze. La rabbia della sua comunità scoppia in città

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Un ambulante senegalese, un tipografo in pensione e una pistola nelle mani sbagliate. Il giorno dopo le elezioni riempie la cronaca nera.

Nicola Calipari viene ucciso da proiettili americani

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Nicola Calipari e Giulio Regeni. Italiani che hanno perso la vita lontano da casa, senza che la verità delle loro storie sia mai, o ancora, stata raccontata per intero.

Viene uccisa Teresa Gullace che ispirerà il personaggio di Anna Magnani in “Roma città aperta”

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Salita a Roma dalla Calabria con la famiglia, con cui viveva in una delle baraccopoli della città, cercava di portare un pezzo di pane al marito, ingiustamente arrestato dai nazisti in cerca di manodopera.

Rolling Thunder si scatena sul Vietnam

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Le bombe americane per contrastare la guerriglia dei Viet cong: i risultati furono molto diversi da quelli attesi.

In Slovenia gli italiani “non ammazzavano troppo poco”

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Non era vero che gli italiani in Slovenia ammazzavano troppo poco, come si lamentava il gen. Robotti. Anzi, il loro fu un tentativo di pulizia etnica. Un'orrenda catena di massacri, fucilazioni, torture, deportazioni e incarcerazioni, che costò la vita a migliaia di sloveni, bambini inclusi, e indicibili sofferenze.

1986: omicidio del premier svedese Olof Palme

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Un omicidio insoluto, di cui possiamo cercare le cause nella vita del Primo Ministro svedese. Di certo si fece nemici molto potenti.

La democrazia in fumo

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Come si fa a ridurre in cenere la democrazia e instaurare, nel rispetto formale della legalità, la dittatura? Hitler trovò la soluzione il 27 febbraio del ’33. Incendiando il Reichstag e attribuendone la colpa ai comunisti, il neo-cancelliere avviò la nazificazione integrale della Germania.

Attacco al World Trade Center, una luce nel buio

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I figli dei terroristi seguono sempre le orme paterne? O possono scegliere? Possono, e, a volte, sembrano dare più speranza di tanti altri.