Corsi e ricorsi è una nuova rubrica dell’Associazione Me.Dia.Re., simile ad altre già presenti sul web, che, come quelle, vuole contribuire a mantenere e rinfrescare la memoria circa fatti di varia natura accaduti tanto nel più recente passato che in quello un po’ più remoto. Tendenzialmente, infatti, gli eventi richiamati saranno quelli verificatisi dell’inizio del Novecento fino all’anno scorso. Tuttavia, questa rubrica presenta due caratteristiche: la prima è che è interlocutoria. In sintesi, chiunque abbia voglia di aiutarci a ricordare può segnalarci (in forma non anonima) l’accadimento che ritiene meritevole di attenzione. Pubblicheremo, quindi, tutti i fatti che ci verranno proposti, indicando anche chi è l’autore della “rimembranza”, ma riservandoci la prerogativa di verificare prima la congruità del contenuto e della forma del contributo inviato. Naturalmente, la preghiera è di scrivere dei contributi pubblicabili secondo le regole del diritto e del buon senso. L’altra peculiarità di questa rubrica riguarda il suo “taglio”. Me.Dia.Re., infatti, si occupa di mediazione familiare, penale, di gestione dei conflitti in diversi ambiti (aziendale, sanitario, scolastico..), di ascolto e sostegno per le vittime di reato e di altro ancora, pertanto, i fatti che verranno presi in considerazione saranno, soprattutto, quelli relativi al conflitto nelle sue più diverse manifestazioni e conseguenze, dal livello micro a quello macro. Saranno citati, quindi, eventi bellici, ovviamente, ma anche atti di terrorismo, episodi di criminalità organizzata e non, fatti di politica nazionale e internazionale, specie se aventi correlazioni con questioni del nostro Paese, eventi di rilevanza culturale e altri accadimenti, in vario modo oggetto di discussione, dibattito o polemica.
Due stragi, che non vanno dimenticate, compiute da razzisti di estrema destra, entrambe il 22 luglio, la prima nel 2011 e la seconda nel 2016
Oggi sulla rubrica Corsi e Ricorsi, oltre a quanto avvenuto e a cosa è rimasto del G8 di Genova di 17 anni fa, riteniamo che vadano ricordate anche due stragi accadute a cinque anni esatti di distanza l’una dall’altra. Entrambe realizzate da singoli attentatori, tutti due estremisti di destra e razzisti: uno lucido, calcolatore e riconosciuto dal tribunale come sostanzialmente "sano di mente"; l'altro, invece, definito dagli investigatori un sociopatico in preda a furia omicida. Una strage, commessa in Norvegia , nel 2011, pianificata con larghissimo anticipo ed estrema cura, si concretizzò in un duplice attacco, con un autobomba a Oslo, prima, e sull'isola di Utøya, con armi da fuoco, due ore dopo. Costò la vita a 77 persone, soprattutto giovanissime, e ne ferì 319, di cui 67 in maniera grave. La seconda strage, compiuta con una pistola semiautomatica, avvenne esattamente due anni fa, a Monaco di Baviera, fuori da un McDonald's nei pressi di un centro commerciale e poi dentro il centro stesso, e tolse la vita a 9 persone, ferendone altre 35.
17 anni dopo il G8 di Genova sono ancora attuali i contenuti del Movimento no-global
Nel 17esimo anniversario dell’ultimo giorno del G8 di Genova del 2001, presentiamo un contributo personale, che è anche un'analisi, sulle mobilitazioni contro quel vertice. In particolare, questo contributo, nel soffermarsi su alcuni contenuti allora proposti da “il movimento dei movimenti”, in contrasto con il modello neoliberista del vertice dei G8, svolge anche qualche riflessione su ciò che, di quei temi, di quelle proposte e di quelle denunce, è rimasto attuale a distanza di 17 anni.
Viene ucciso da Cosa Nostra Boris Giuliano il 21 luglio del 1979
Aveva appena pagato il caffè in un bar di Palermo. Il capo della squadra mobile era diventato troppo pericoloso per i Corleonesi.
20 luglio 1944: fallisce l’attentato ad Adolf Hitler
Un gruppo di politici e militari in profondo disaccordo con il Führer cercò di assassinarlo nella cosiddetta tana del lupo.
Bombardamento su Roma del 19 luglio del ’43.
Il primo bombardamento alleato della capitale, nonostante gli innumerevoli tentavi di Pio XII di impedirlo, coincise con una data storicamente significativa.
Il 18 luglio è il Mandela Day
Il 17/07/2016 sono arrestati 2745 magistrati turchi ritenuti oppositori di Erdogan
Inizia la ritorsione dopo il tentativo di rovesciare il "sultano".
L’ISIS sferra un sanguinoso attacco in Iraq il 17/07/2015
Il 17 luglio 2015 un attentato dello Stato Islamico uccide più di 100 persone in un mercato a nord di Baghdad, nell'ultimo giorno del Ramadan.
Primo test atomico nel deserto del Nuovo Messico il 16 luglio 1945
Le armi atomiche rilasciate su Hiroshima e Nagasaki non furono le prime a squarciare l'atmosfera del nostro pianeta.
Il 15 luglio del ’70 perde la vita Bruno Labate, ferroviere calabrese che prese parte ai moti di Reggio.
Partiamo da questo tragico evento per ricordare gli scontri svoltisi in Calabria nei primi anni Settanta.
Il 14 luglio 2016 si consumò la strage di Nizza
Un uomo guida un camion dritto contro la folla ignara.
La tortura è reato anche in Italia dal 14 luglio 2017
Esattamente tre anni fa fu approvata la legge 110, che introdusse nell'ordinamento italiano la previsione del reato di tortura, recependo così le indicazioni contenute nella Convenzione di New York del 1984.
Il Manifesto della razza si presentò agli Italiani il 15 luglio 1938
«Ma io mi vergogno... mi vergogno di essere italiano. E lei padre», disse papa Pio XI, rivolgendosi al gesuita Tacchi Venturi, « lo dica pure a Mussolini! Io non come papa, ma come italiano mi vergogno! Il popolo italiano è diventato un branco di pecore stupide. Io parlerò, non avrò paura. Mi preme il Concordato, ma più mi preme la coscienza»
Il 13 luglio del ’41 a Józefów 500 “uomini comuni” fucilarono 1500 bambini, donne e anziani.
Gli uomini del Battaglione 101 della Riserva di Polizia Tedesca non erano, per la maggior parte, nazisti né erano antisemiti. Erano uomini comuni: operai, artigiani, piccoli commercianti. Ma grazie alla distinzione "noi-loro" sospesero ogni forma d'empatia, non provando alcuna identificazione con le loro vittime. Nella loro mente le avevano già de-umanizzate: ai loro occhi, gli ebrei erano degli esseri sub-umani. Così, in un solo giorno, il 13 luglio del 1942, nella cittadina polacca di Józefów, ammazzarono 1.500 bambini, donne, anziani e infermi. In un anno, con le loro fucilazioni, gli "uomini comuni" di quel battaglione uccisero a fucilate 40.000 ebrei polacchi: bambini, donne, anziani e malati. Persone inermi.
La RAF bombarda Torino nella notte tra il 12 e il 13 luglio 1943
A Torino, la notte tra il 12 e il 13 luglio 1943 è segnata da boati e bagliori: la RAF (Royal Air Force) bombarda la città, causando 792 morti, 914 feriti, ingentissimi danni e modificando radicalmente la struttura e la vita cittadina.
Giorgio Ambrosoli fu ucciso l’11 luglio 1979 per ordine di Michele Sindona
«È indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l'incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un'occasione unica di fare qualcosa per il Paese», aveva scritto l'avvocato Giorgio Ambrosoli alla moglie Annalori. L'incarico cui si riferiva era quello di liquidatore della Banca Privata Finanziaria di Michele Sindona, dove Ambrosoli aveva scoperto un "verminaio". Prima lo contrastarono parte della DC, in primo luogo Giulio Andreotti. Avendo resistito a pressioni, lusinghe e minacce, fu ucciso la sera dell'11 luglio 1979 da un killer italo-americano, ingaggiato dallo stesso Sindona. Nonostante le minacce di morte ricevute, non gli era stata concessa la scorta. Aveva 47 anni, una moglie e tre bambini.
Il 10 luglio del ’76 il giudice Occorsio fu ucciso da un terrorista neofascista di Ordine Nuovo
Venne ucciso da terroristi neofascisti, il 10 luglio del 1976, il giudice Vittorio Occorsio. Aveva 47 anni. Nell'aprile del '76 era stato il primo magistrato a occuparsi della loggia P2 e anche il primo ad indagare sui legami tra il terrorismo neofascista, il Movimento Sociale Italiano, la massoneria e i servizi segreti deviati. Gli era chiaro il fine della «strategia della tensione: seminare il terrore tra gli italiani per spingerli a chiedere un governo forte, capace di ristabilire l’ordine.»
Con lo sbarco in Sicilia, dopo 21 anni di regime, subisce un’accelerazione la fine del Fascismo
Tra il 9 e il 10 luglio del 1943, avvenne lo sbarco degli Alleati in Sicilia. Due settimane prima, il 24 giugno, davanti al Direttorio del Partito Nazionale Fascista, Mussolini aveva solennemente detto:
«Bisogna che non appena il nemico tenterà di sbarcare, sia congelato su quella linea che i marinai chiamano del "bagnasciuga", la linea della sabbia, dove l'acqua finisce e comincia la terra. Di modo che si possa dire che essi hanno occupato un lembo della nostra patria, ma l'hanno occupato rimanendo per sempre in una posizione orizzontale, non verticale».
Gli inglesi, gli statunitensi e i canadesi, che sbarcarono fra Pachino e Siracusa e tra Licata e Gela, però, non restarono in posizione orizzontale sul "bagnasciuga", cioè sulla battigia. Lo sbarco in Sicilia, infatti, riuscì e costituì l'inizio della campagna d'Italia, vale a dire della sua liberazione. Il suo primo effetto politico fu quello di accelerare quel processo di disfacimento del regime fascista che portò, dopo 21 annidi dittatura, prima alla caduta di Mussolini e all'armistizio e poi alla tragica e orribile Repubblica di Salò, cioè la Repubblica Sociale Italiana (R.S.I.).
A Pesaro, l’8 luglio 2017, si svolgeva la manifestazione dei free-vax.
L'8 luglio 2017 10mila persone a Pesaro manifestarono contro il Decreto Lorenzin, poi convertito in legge con modifiche, teso a portare le vaccinazioni obbligatorie nell'infanzia e nell'adolescenza da quattro a dieci, per contrastare il calo delle vaccinazioni (obbligatorie e raccomandate), in corso dal 2013, che aveva determinato una copertura vaccinale media inferiore al 95%, cioè a quella soglia sotto la quale viene meno “l'immunità di gregge”, la situazione in cui sono indirettamente protetti anche coloro che, per motivi di salute, non possono essere vaccinati. Tra le persone salite sul palco vi furono Diego Fusaro, Gianluigi Paragone, Povia e Thomas Ghidotti , che, sommerso dagli applausi, gridò «assassini, maledetti» rivolgendosi a coloro che erano favorevoli all'introduzione dell’obbligo vaccinale previsto dal Decreto.
7 luglio 1901: nasceva Vittorio De Sica. Lo omaggiamo ricordando Umberto D.
Ricordiamo la nascita di Vittorio De Sica, celebrando uno dei suoi capolavori, forse la sua opera più personale: Umberto D., che, oggi riconosciuto come uno dei capolavori del cinema mondiale, al suo apparire sugli schermi, gli attirò gli attacchi di Giulio Andreotti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che accusò De Sica di avere realizzato un film anti-italiano
Il 6 luglio del ’44 le bombe uccisero 278 persone a Dalmine-Bergamo
Il 6 luglio del '44 gli alleati bombardavano Dalmine (BG) per colpire le acciaierie che lavoravano a commesse militari per la Germania hitleriana. Il ritardo del segnale d'allarme, da parte dell'ufficio germanico di Milano, non permise ai civili di mettersi in salvo: i morti furono 278, i feriti 800. Tra le vittime vi furono la mamma e 7 figli della famiglia Mariano, la cui casa sorgeva vicino alle Officine Mannesmann.
5 luglio 2016: è riconosciuta l’innocenza di Ilaria Capua
Quattro anni fa, una delle più famose ricercatrici italiane nel mondo, la virologa Ilaria Capua veniva prosciolta, perché "il fatto non sussiste" (quindi non solo non lo aveva commesso lei, ma non lo aveva commesso nessuno quel reato: non si era realizzato alcun illecito), dall'accusa di aver diffuso, a scopo di lucro, ceppi di virus dell'aviaria. Ma, due anni prima, quando l'indagine della magistratura era stata pubblicata da L'Espresso, la Capua era stata oggetto di attacchi durissimi, anche in Parlamento e sui social. Era una deputata di un partito al governo, e per molti esponenti di altri partiti, all'opposizione, non fu possibile trattenersi: le dissero di dimettersi da parlamentare, accusandola di aver messo «la propria intelligenza ed il proprio sapere deliberatamente al servizio del male».
Avrebbe compiuto 62 anni don Peppe Diana se non fosse stato ucciso (2 volte)
Giuseppe Diana, nato il 4 luglio del '58, fu ammazzato dalla camorra nella sua chiesa, a Casal di Principe, il 19 marzo del '94. Fu ucciso per il suo impegno anti-camorra, ma, per delegittimarlo, si cercò di farlo passare per cliente di prostitute, pedofilo e camorrista.
3 luglio 1969 scoppia la rivolta di corso Traiano
Il 3 luglio del '69, cinquant'anni fa, gli operai della Fiat e gli studenti, in corso Traiano, a Torino, protestarono contro lo sfruttamento e la discriminazione degli immigrati del Sud e del Nord Est d'Italia, che, in alcune zone della città, erano il 70 per cento degli abitanti e in fabbrica costituivano la metà degli operai.Gli immigrati che trovavano una casa, infatti, pagavano un affitto sproporzionato rispetto al salario e rischiavano lo sfratto da un momento all'altro; migliaia di altri vivevano nelle soffitte e negli scantinati; altri ancora pagavano per avere solo un letto in cui riposare a rotazione, in base ai turni in fabbrica; alcuni dormivano in vecchie aule vicino alla stazione. Ma tutti s'imbattevano nei cartelli razzisti in cui leggevano: «Non si affitta ai meridionali».
2 luglio 1940 Hitler dà le direttive per invadere l’Inghilterra
«Poiché l’Inghilterra, a dispetto della sua situazione militare disperata, non mostra ancora di voler venire a patti, ho deciso di preparare un’operazione di sbarco contro di essa e, se necessario, di eseguirla. Scopo di tale operazione sarà l’eliminazione del territorio metropolitano inglese come base militare di operazioni contro la Germania e, qualora dovesse risultare necessario, la completa occupazione di esso», aveva disposto Hitler nella direttiva con cui dava il via all'operazione Leone Marino. Più tardi, rivolgendosi al popolo inglese, disse: «I vostri capi scapperanno in Canada», ma «per milioni di altri cominceranno grandi sofferenze». E, in tal modo, il Führer predisse: «un grande impero sarà distrutto, un impero che non è mai stata mia intenzione distruggere e neanche danneggiare… ». La premessa per l'attuazione dell'operazione Leone Marino era, come previsto nella direttiva del 2 luglio, il conseguimento della supremazia area da parte della Germania. La battaglia aerea che ne seguì, la battaglia d'Inghilterra, però, segnò il fallimento del progetto hitleriano, al quale avevano preso parte anche 170 caccia, bombardieri e ricognitori del Corpo Aereo Italiano della Regia Marina inviati da Mussolini.
La battaglia della Somme
La battaglia, che si concluse il 19 novembre 1916, procurò 620.000 perdite tra gli Alleati e circa 450.000 tra le truppe tedesche: quella della Somme è stata una delle più sanguinose battaglie della Prima Guerra Mondiale. Per ogni metro guadagnato persero la vita 150 soldati: la conquista di meno di un centimetro di terreno richiedeva la morte di un soldato.