Interviste ad ex-corsisti – Master… e poi? – è uno spazio che dando voce agli ex corsisti dell’Associazione Me.Dia.Re. tenta di offrire informazioni sulla realtà, anche operativa, della mediazione familiare, della mediazione penale e della mediazione in altri ambiti, soprattutto in quello organizzativo-lavorativo, in quello sanitario e in quello scolastico

Intervista a Micaela Linari

In questa intervista, Micaela Linari (seguì, nel 2016, la IX Edizione del corso di Mediazione familiare e di Mediazione Penale dell’Associazione Me.Dia.Re.) si sofferma sul percorso umano che l’ha portata a scegliere l’ambito della mediazione dei conflitti dopo la laurea in giurisprudenza. A partire dal valore e dal significato della Giustizia, si riflette sul fatto che, alla giustizia intesa come Istituzione, si aggiunge la mediazione, come opportunità di trovare un senso e una forma di “giustizia propria”, nella quale potersi riconoscere sul piano fattuale e sentirsi sul piano dei vissuti personali. Micaela sottolinea, poi, l’importanza dell’ascolto attivo nel percorso mediativo, come elemento che interessa non solo i confliggenti ma anche il mediatore, a livello sia personale che professionale. L’intervista con Micaela termina, infatti, con la narrazione del suo proprio percorso umano e professionale che l’ha portata a lasciare impiego, in un’azienda, e a lavorare in un studio legale in cui declinare le proprie competenze mediative.

Intervista a Mariella Russo

In questo nono video della rubrica Interviste ad ex corsisti, dialogando con Mariella Russo, laureata in giurisprudenza che ora opera in ambito mediativo (seguì, nel 2012-2013, la seconda Edizione corso di Mediazione familiare e di Mediazione Penale  dell’Associazione Me.Dia.Re.), si riflette sull’insufficienza della strada giudiziale nel rispondere ai bisogni più profondi dei protagonisti del contenzioso, ma si sottolineano anche le differenze tra la mediazione civile e commerciale e la mediazione in ambito sociale, familiare, penale etc. La conversazione si sposta poi sull’importanza della volontarietà delle parti nell’aderire al percorso mediativo e di scegliere autonomamente in quale modo il conflitto possa essere affrontato. Mariella si sofferma anche sul valore dell’ascolto attivo e sul maggior riconoscimento che meriterebbe la complementarietà dell’intervento mediativo rispetto ad altre professioni attraverso e, quindi, sull’importanza della cooperazione tra mediatori e altri professionisti.

Intervista a Francesca Olivero

Diamo la parola a Francesca Olivero, in questo ottavo video della rubrica Interviste ad ex corsisti. Francesca Olivero, educatrice professionale, spiegando le ragioni per cui decise di formarsi alla mediazione familiare  – seguì l’XI edizione (novembre 2017 – maggio 2018) del corso di Mediazione familiare  e di Mediazione Penale dell’Associazione Me.Dia.Re. -, si sofferma anche sugli elementi di convergenza tra il ruolo dell’educatore e quello del mediatore, in particolare rispetto alle dimensioni dell’ascolto, del riconoscimento dell’altro, dell’individuazione dei confini e della sospensione del giudizio. Inoltre, spiega le motivazioni e gli obiettivi di ALEA (qui il link al sito), una nuova realtà, messa in piedi con altri tre ex corsisti (tra i quali Luca Pugliese, la cui intervista è qui), che offre mediazione familiare e molto altro ancora

Intervista a Luca Pugliese

Nelle riflessioni svolte, in questo settimo video della rubrica Interviste ad ex corsisti, da Luca Pugliese, un educatore professionale – che ha seguito l’XI edizione (novembre 2017 – maggio 2018) del corso di Mediazione familiare  e di Mediazione Penale dell’Associazione Me.Dia.Re. -, affiorano con particolare evidenza non soltanto le sue esperienze in un ambito tanto delicato e complesso, ma anche la capacità di mettersi in discussione e la determinazione nel cercare di migliorare costantemente la qualità delle relazioni con i propri interlocutori. Particolarmente significativi in tal senso sono i passaggi in cui insiste sul tema dell’ascolto e sul valore aggiunto che, da questo punto di vista, gli ha procurato il percorso formativo sulla mediazione. Ma Luca Pugliese sviluppa anche sulla mediazione nelle famiglie con figli disabili (tema sul quale ha sviluppato la sua tesi, consultabile qui, nella rubrica Tesi dei Corsi di Mediazione Familiare), andando a ragionare, nell’ultima parte dell’intervista, sulle criticità che si frappongono ad un più pieno sviluppo della mediazione. Il suo interesse per la tutela di bambini e adolescenti emerge inoltre dal progetto di mediazione in ambito scolastico che è in procinto di avviare.

Intervista a Vera Barzizza

Seguiamo le riflessioni – profonde, toccanti e scomode – di Vera Barzizza, in questo sesto video della rubrica Interviste ad ex corsisti.

Vera Barizza, che ha seguito prima uno dei corsi di Mediazione familiare (la VII edizione, maggio 2015 – settembre 2016) e poi uno di Mediazione Penale dell’Associazione Me.Dia.Re. (la dodicesima edizione, iniziata nel maggio 2018), propone una notevole quantità di spunti, toccando tasti tanto delicati quanto veri e importanti. In ogni sua parola al centro c’è sempre l’essere umano: vale a dire, il rispetto dovuto ad ogni individuo.

In questo video – da seguire, quindi, fino in fondo – Vera Barzizza non si limita a spiegare le ragioni ideali e non solo professionali che l’hanno condotta ad interessarsi alla mediazione, ma, prendendo spunto dal tirocinio effettuato presso uno dei servizi di mediazione familiare dell’Associazione, al fianco di un formatore, svolge anche delle considerazioni, di una certa profondità, sui rapporti tra la mediazione e la sua quotidianità operativa in qualità di assistente sociale. Ciò la porta a ragionare, anche in termini auto-critici, sia sull’importanza dell’ascolto e del riconoscimento della persona nell’interlocuzione con i servizi sociali, sia sulle criticità emergenti in quella quotidianità operativa.

Nell’ultima parte dell’intervista – dopo aver affrontato anche un altro tema delicato, quello della violenza, da lei trattato anche nella tesi del corso di Mediazione Penale (è possibile scaricarla qui) – Vera Barzizza si sofferma sulle prospettive della mediazione nella nostra società, non senza accennare ad un suo sogno nel cassetto: l’attivazione di un servizio di mediazione per le persone detenute e i loro coniugi e famigliari.

Intervista ad Annalù Mirone

Diamo la parola ad Annalù Mirone, in questo quinto video della rubrica Interviste ad ex corsisti. Annalù Mirone, dopo aver seguito uno dei corsi di Mediazione familiare e di Mediazione Penale dell’Associazione Me.Dia.Re. (l’ottava edizione, iniziata nel novembre del 2015 e conclusa nel gennaio 2017), ha iniziato ad operare come mediatrice penale minorile presso il relativo Centro di Mediazione della Città di Torino.

Annalù, che si era interessata alla mediazione già studiando Psicologia all’Università degli Studi di Torino, nell’ambito del corso di mediazione di Me.Dia.Re. svolse il tirocinio al fianco di un formatore, seguendo un caso particolare di mediazione familiare, che era stato preso in carico, in realtà, non in conseguenza di un invio ad uno dei  servizi di mediazione familiare dell’Associazione, ma al suo servizio di mediazione penale. Il caso volle che poi, terminato il percorso formativo, Annalù iniziasse proprio a lavorare presso il Centro di Mediazione Penale Minorile di Torino.

Nell’intervista quindi viene sollecitata a svolgere delle riflessioni sulla scorta dell’esperienza triennale di mediatrice penale minorile, e di quella maturata come psicologa. In particolare, le viene chiesto di soffermarsi sulle differenze tra l’attività mediativa e quella psicologica.

 

Intervista ad Alessio Gaggero

Parliamo con Alessio Gaggero, in questo quarto video della rubrica Interviste ad ex corsisti. Anche in tal caso diamo la parola ad un mediatore familiare che ha seguito uno dei corsi di Mediazione familiare e di Mediazione Penale dell’Associazione Me.Dia.Re. (era l’ottava edizione, iniziata nel novembre del 2015 e conclusa nel gennaio 2017), al termine del quale ha iniziato a lavorare presso il Centro di Mediazione di Torino, sviluppando un’esperienza ormai triennale come mediatore penale minorile.

Alessio, il cui interesse per la mediazione è sorto, studiando alla facoltà di Psicologica dell’Università degli Studi di Torino, ed avere sottolineato come fu rilevante per lui l’essersi misurato con l’aspetto pratico del metodo formativo proposto da Me.Dia.Re. e con un tirocinio svolto al fianco di un formatore, nei colloqui con delle persone che si avvalsero dei servizi di mediazione familiare dell’Associazione, propone delle riflessioni frutto dell’esperienza triennale di lavoro come mediatore penale, presso il Centro di Mediazione Penale Minorile di Torino.

Infatti, al termine del corso di mediazione, Alessio Gaggero, divenuto anche psicologo e specializzando presso una scuola di psicoterapia, è stato assunto presso il Centro di Mediazione della Città, avendo così modo di seguire una pluralità di casi. Da ciò sorgono anche le sue considerazioni sulle differenze tra l’attività mediativa e quella psicologica.

Intervista a Cristel Jocollé

Parliamo con Cristel Jocollé, in questo terzo video della rubrica Interviste ad ex corsisti. Anche in tal caso diamo la parola ad una mediatrice familiari  che ha seguito uno dei Corsi di Mediazione familiare dell’Associazione Me.Dia.Re. (era la nona edizione, iniziata nel novembre del 2016)

Cristel, dopo aver spiegato come l’interesse per la mediazione sia sorto in lei fin dall’Università ed essersi soffermata sull’importanza che hanno avuto sia il forte carattere interattivo della formazione sulla mediazione familiare proposta da Me.Dia.Re. sia la realizzazione del tirocinio, al fianco di un formatore, nei colloqui con delle persone che si avvalsero dei servizi di mediazione familiare dell’Associazione, si concentra su altri aspetti non meno interessanti.

Infatti, nel parlare delle proprie esperienze di mediatrice familiare fa anche un confronto con un’altra attività da essa svolta, quella di mediatrice civile e commerciale, ai sensi del Dlgs. 28/2010, e svolge dei ragionamenti su quali siano le potenzialità della mediazione familiare, senza celare alcuni degli elementi che finora hanno influito negativamente sulla sua diffusione.

Intervista a Daniela Meistro Prandi

Parliamo con Daniela Meistro Prandi, in questo secondo video della rubrica Interviste ad ex corsisti, in cui diamo la parola a mediatrici e mediatori familiari e/o penali, che hanno seguito i corsi di Mediazione familiare e di Mediazione Penale dell’Associazione Me.Dia.Re.

Daniela, dopo aver spiegato le motivazioni personali che l’hanno portata ad iscriversi ad un corso professionalizzante in mediazione familiare, accenna a quali sono stati, secondo lei, i punti di forza del percorso formativo in aula e all’importanza che ha avuto per lei la possibilità di svolgere il tirocinio affiancando un formatore nei colloqui con delle persone che si avvalsero dei servizi di mediazione familiare di Me.Dia.Re.

Soprattutto Daniela, però, si sofferma sulle esperienze realizzate come mediatrice dopo la conclusione del percorso formativo e sulle sue prospettive per il futuro.

Intervista a Monica Checchin

Parliamo con l’avvocato Monica Checchin, in questo primo video di Interviste ad ex corsisti, cioè a mediatrici e mediatori familiari e/o penali, che hanno seguito i corsi di Mediazione familiare e di Mediazione Penale dell’Associazione Me.Dia.Re.

A partire da quanto osserva nella quotidiana operatività di avvocato civilista, dedita soprattutto al diritto di famiglia, Monica, che ha seguito la nostra ottava edizione del Master di Mediazione Familiare e successivamente quello di Mediazione Penale, svolge delle riflessioni su diversi registri. Uno di questi è relativo a come il costante riscontro della limitatezza della risposta ad alcune esigenze e bisogni delle persone coinvolte nel contenzioso giudiziario l’abbia portata ad interessarsi alla mediazione familiare e a cercare un ente formativo per poter acquisire le competenze di mediatore familiare. In secondo luogo, si sofferma sul fatto che, come già appurato sul campo, nel corso del tirocinio svolto durante il corso, affiancando un formatore nell’attività di mediazione svolta presso i servizi di mediazione familiare di Me.Dia.Re., la mediazione familiare (ma anche la mediazione in altri ambiti) può invece accogliere quelle istanze che nella gestione giudiziaria, non trovano spazio. Infine, nel descrivere anche le proprie esperienze e progetti di mediatrice, Monica si sofferma non soltanto sulle possibilità pratiche di fare mediazione una volta terminato il percorso formativo, ma anche sugli scenari più ampi che in questo ambito si profilano.