Il massacro fascista dei cristiani etiopici a Debra Libanos
Per sottomettere gli etiopici Mussolini e il viceré d’Etiopia Graziani, cercarono di distruggere ciò che spiritualmente li sorreggeva. Non potendo ammazzare, la religione, pensarono di ammazzare i religiosi, cioè il clero cristiano-copto. E, per massacrare preti e monaci, insegnanti e studenti di teologia della città convenutale di Debra Libanos e dei monasteri vicini, utilizzarono gli ascari di fede musulmana arruolati nelle truppe coloniali italiane. Come ha scritto Angelo Del Boca, quelle vittime, però, sono «martiri giovanetti che la cristianità non ricorda e non piange perché africani».
A undici anni dall’ultimo proiettile, tornano le BR
Colpiscono di nuovo alla fine del millennio: le nuove brigate risorgono dalle ceneri del gruppo ormai smantellato, ma non perduto. Gli Anni di piombo non sono più solo un ricordo.
La strage nazifascista al Passo del Turchino
Desaparecidos
«Prima elimineremo i sovversivi, poi i loro collaboratori, poi i loro simpatizzanti, successivamente quelli che resteranno indifferenti e infine gli indecisi». Con questo Piano di «guerra sporca» la giunta argentina realizzò un vero e proprio terrorismo di Stato: 30.000 esseri umani, molti dei quali non erano neanche oppositori attivi del regime, furono rapiti, torturati e mai più restituiti. Divennero desaparecidos.
Un colpo alla testa uccide il commissario Calabresi
Quale frangia politica estrema si macchiò del delitto? Destra o sinistra? Lotta Continua, fu la risposta della giustizia. I condannati si sono, però, sempre detti innocenti.
Quando Rom e Sinti difesero i loro figli ad Auschwitz
Il 16 maggio 1944 le SS si apprestavano a sopprimere nelle camere a gas 5.000 uomini, donne e bambini Rom e Sinti, deportati ad Auschwitz. Ma, quando circondarono le baracche per prelevarli, si trovarono davanti una resistenza imprevista. Armati di bastoni, pietre e pezzi di ferro, quelle persone stremate costrinsero gli aguzzini a retrocedere. «Non vi daremo i nostri piccoli perché li facciate uscire dai vostri camini. I vostri medici ne hanno già straziati tanti, sperimentando la loro scienza mostruosa su di loro» gridarono. Più di mezzo milione di Rom e Sinti furono sterminati, durante la Seconda Guerra Mondiale, nei lager nazisti.
1988, inizia il ritiro delle truppe sovietiche dall’Afghanistan
Dopo 9 anni di conflitto, circa 100.000 Russi erano ancora lontani da casa, a combattere una guerra senza più un senso. Era giunto finalmente il momento di tornare alle proprie famiglie.
La dignità di Toscanini contro la violenza fascista
La sera del 14 maggio del 1931, Arturo Toscanini, allora cinquantacinquenne, al Teatro Comunale di Bologna, si rifiutò di eseguire gli inni "Giovinezza" e "Marcia Reale". Sapeva che gliela avrebbero fatta pagare, ma com'era sua abitudine, non era disposto a subire la prepotenza del regime fascista.
Quando Churchill promise lacrime e sangue
Il 13 maggio del 1940, Winston Churchill, nel discorso di insediamento del governo di cui era Primo Ministro, si rivolse ai membri della Camera dei Comuni e al popolo britannico con queste parole:
«Non posso promettervi altro che sangue, fatica, lacrime e sudore».