Utilità della mediazione
Qual è l’utilità di una mediazione quando si è al centro di un doloroso, angoscioso, sfibrante, amaro conflitto?
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Ma siamo orgogliosi di dire che Alberto Quattrocolo ha già contribuito con 391 voci.
Qual è l’utilità di una mediazione quando si è al centro di un doloroso, angoscioso, sfibrante, amaro conflitto?
Pur essendo esperienza comune che, quando si litiga, le emozioni spesso prendono il sopravvento sulla nostra supposta razionalità, la dimensione emotiva è quella meno riconosciuta e accolta in tutte le sedi nelle quali il conflitto tradizionalmente approda per essere risolto. Nel modello di mediazione sviluppato da Me.Dia.Re., il riconoscimento delle emozioni e dei sentimenti costituisce, […]
È in corso un tentativo di sostituzione (ir)razionale? Se lo fosse, da chi e perché sarebbe posto in essere tale tentativo? A cosa mirerebbe? E in cosa consisterebbe questa sostituzione? A simili quesiti si può tentare di rispondere partendo dall’espressione che ha ispirato quella di sostituzione (ir)razionale: la sostituzione etnica.
La solitudine, come isolamento emotivo e non come mancanza di compagnia, è uno delle condizioni più riscontrate tra le persone che hanno maggiormente patito le conseguenze della Crisi economica. Il Servizio gratuito SOS CRISI, fin dal principio, si sviluppato come risposta a tale solitudine.
La nostra pietà è moribonda? È un interrogativo che potrebbe sorgere leggendo alcuni fatti di cronaca. Ma, come cantava De Gregori, “Oggi pietà l’è morta, ma un bel giorno rinascerà”. Quando? Forse, quando torneremo a ragionare con la nostra testa e a relazionarci con l’altro per ciò che è: un essere umano.
Non vi è soltanto quella derivante dal reato, vi è anche un’ altra violenza sulla vittima. Un’altra violenza sulla vittima, tanto dannosa quanto sottovalutata. Anzi, è un’ altra violenza sulla vittima che, talvolta, è realizzata di proposito.
SOS CRISI è un servizio gratuito di Ascolto e Sostegno psicologico e psicosociale, dell’Associazione Me.Dia.Re. che tenta di offrire una risposta ad un aspetto importante e spesso sottovalutato della Crisi economica: le ricadute nella sfera più intima, psicologica e relazionale delle persone e delle famiglie.
Tra i servizi gratuiti offerti dall’Associazione No profit Me.Dia.Re. da oltre dodici anni ve n’è uno rivolto alle vittime di reato e a coloro che sono ad esse affettivamente legate.
Perché si dovrebbe sostenere che è per colpa della vittima se essa ha subito una violenza? In realtà, non si dovrebbe, punto e basta. Però, a volte sui media e sui social, a volte, si tende ad attribuire la colpa alla vittima. Perché? Perchè viene ri-vittimizzata e a volte strumentalizzata?
Nel’55 usciva sugli schermi un film di grande successo, Giorno maledetto. Un reduce della Seconda Guerra Mondiale, Macreedy, arriva a Black Rock per cercare il padre di un suo commilitone, un nippo-americano morto in Italia sul campo di battaglia. Scoperto che il vecchio era stato bruciato vivo da un gruppetto di razzisti, guidati da Reno Smith, Macreedy avrà a che fare con i depistaggi e le minacce di questo fanatico violento, autoproclamatosi patriottico. Quanti Reno Smith ci sono da noi? Quanti stranieri sono stati colpiti solo perché immigrati? Cosa si può fare per non sentirsi “sporchi” come gli abitanti di Black Rock?
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