Il 17/07/2016 sono arrestati 2745 magistrati turchi ritenuti oppositori di Erdogan
Inizia la ritorsione dopo il tentativo di rovesciare il “sultano”.
Questo autore non ha ancora scritto la sua biografia.
Ma siamo orgogliosi di dire che Alberto Quattrocolo ha già contribuito con 391 voci.
Inizia la ritorsione dopo il tentativo di rovesciare il “sultano”.
Il 17 luglio 2015 un attentato dello Stato Islamico uccide più di 100 persone in un mercato a nord di Baghdad, nell’ultimo giorno del Ramadan.
Le armi atomiche rilasciate su Hiroshima e Nagasaki non furono le prime a squarciare l’atmosfera del nostro pianeta.
Partiamo da questo tragico evento per ricordare gli scontri svoltisi in Calabria nei primi anni Settanta.
Un uomo guida un camion dritto contro la folla ignara.
Esattamente tre anni fa fu approvata la legge 110, che introdusse nell’ordinamento italiano la previsione del reato di tortura, recependo così le indicazioni contenute nella Convenzione di New York del 1984.
«Ma io mi vergogno… mi vergogno di essere italiano. E lei padre», disse papa Pio XI, rivolgendosi al gesuita Tacchi Venturi, « lo dica pure a Mussolini! Io non come papa, ma come italiano mi vergogno! Il popolo italiano è diventato un branco di pecore stupide. Io parlerò, non avrò paura. Mi preme il Concordato, ma più mi preme la coscienza»
Gli uomini del Battaglione 101 della Riserva di Polizia Tedesca non erano, per la maggior parte, nazisti né erano antisemiti. Erano uomini comuni: operai, artigiani, piccoli commercianti. Ma grazie alla distinzione “noi-loro” sospesero ogni forma d’empatia, non provando alcuna identificazione con le loro vittime. Nella loro mente le avevano già de-umanizzate: ai loro occhi, gli ebrei erano degli esseri sub-umani. Così, in un solo giorno, il 13 luglio del 1942, nella cittadina polacca di Józefów, ammazzarono 1.500 bambini, donne, anziani e infermi. In un anno, con le loro fucilazioni, gli “uomini comuni” di quel battaglione uccisero a fucilate 40.000 ebrei polacchi: bambini, donne, anziani e malati. Persone inermi.
A Torino, la notte tra il 12 e il 13 luglio 1943 è segnata da boati e bagliori: la RAF (Royal Air Force) bombarda la città, causando 792 morti, 914 feriti, ingentissimi danni e modificando radicalmente la struttura e la vita cittadina.
Il compito del mediatore è ri-umanizzare e ri-personalizzare le persone in conflitto, rimettendo quello che, con la de-umanizzazione e la spersonalizzazione, il conflitto ha loro tolto.
Vale la pena sottolineare che questa ri-umanizzazione si compie attraverso l’ascolto. Un ascolto a-valutativo svolto dal mediatore.
TORINO
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