Pubblicati da Alberto Quattrocolo

Lo stalking è reato anche in Italia

Undici anni fa il “decreto sicurezza” dell’allora Ministro degli Interni Roberto Maroni, coll’approvazione di di tutte le forze politiche, introdusse il reato di atti persecutori nel codice penale, e nella cultura, del nostro paese. 

L’umanità scomoda di Totò

Totò e Carolina, il  22 febbraio del ’54, fu giudicato dalla Censura «offensivo della morale, del buon costume, della pubblica decenza, nonché del decoro e prestigio delle forze di Polizia». La colpa di uno dei film più censurati del cinema italiano era quella di far ridere e di commuovere il pubblico, mostrando un poliziotto troppo umano e una ragazza madre respinta da tutti. Persone normali, che, ferite ed emarginate dal disagio sociale e ancor di più dai pregiudizi e dall’opportunismo di una società bigotta, trovano nella reciproca solidarietà la forza per reagire e restare umani.  

Il mediatore e lo specchio emotivo

Il mediatore dei conflitti, sia esso un mediatore familiare, un mediatore penale o un mediatore in altri ambi relazionali e sociali (come, ad esempio, in ambito sanitario e organizzativo-lavorativo), si propone come specchio emotivo di ciascuno degli attori del conflitto, ma anche il mediatore è davanti ad uno specchio emotivo. La principale caratteristica del modello […]

La strage di Adis Abeba: una vergogna tutta italiana

Il 19 febbraio 1937, gli italiani, borghesi e militari, per le strade di Adis Abeba  diedero la “caccia al moro”. Il duce aveva ordinato “un radicale ripulisti” e per 3 giorni massacrarono e bruciarono la popolazione inerme, bambini compresi. Poi la strage proseguì con una più organizzata brutalità, secondo gli ulteriori ordini di Mussolini

La caccia ai capri espiatori

Gli spettatori italiani dell’epoca guardavano forse con sollievo questo durissimo film, pensandosi migliori di quei provinciali americani: ignoranti, razzisti, cinici, opportunisti, frustrati e pronti a scatenare la loro violenza dando la caccia al diverso, allo straniero. “La caccia” uscì il 17 febbraio del 1966, ma non sembra aver perso un grammo della sua attualità. E della sua disperata bellezza.