Pubblicati da Alberto Quattrocolo

Richard Widmark, il cattivo “buonista” di Hollywood

Richard Widmark si batté per i valori e i principi in cui credeva a modo suo, cioè senza clamori. Era un democratico liberal, antirazzista, non-violento e ambientalista: anti-maccartista prima, anti-reaganiano poi, contrario al commercio delle armi sempre, si oppose alle politiche di Bush padre e ancor di più a quelle di George W. Bush. Eppure per milioni di spettatori, per almeno quarant’anni, il suo nome nei titoli di testa di un film evocava l’immagine del killer sadico, del bigotto violento, del razzista frustrato, del reazionario corrotto. E anche i tantissimi personaggi positivi che portò sullo schermo erano figure complesse: uomini caratterizzati da tormenti e ambivalenze, da pulsioni distruttive e dubbi laceranti. Uomini in lotta, contro se stessi o contro le prevaricazioni del potere, e rosi da una solitudine nervosa. Buoni o malvagi che fossero i suoi personaggi, sapeva renderli terribilmente umani, rivelando, spesso, dietro una maschera di fredda calma, spiragli di toccante vulnerabilità. 

Il massacro, tutto italiano, dei cantastorie etiopi

19 marzo 1937 il viceré d’Etiopia Rodolfo Graziani scriveva al ministro Lessona: «ho ordinato che tutti i cantastorie, indovini e stregoni della città e dintorni fossero arrestati e passati per le armi». Mussolini al riguardo scrisse: «approvo quanto è stato fatto circa stregoni e ribelli». 

Il massacro dei cantastorie etiopi da parte degli invasori italiani, non appare così bizzarro, se si considera che, forse, secondo, MussoliniGraziani Lessona, per ridurre l’intero popolo etiope al più totale asservimento, occorreva eliminare ogni sua capacità di avere una mente e una volontà autonome. Quindi la strage dei cantastorie, non solo seguiva e accompagnava le rappresaglie sulla popolazione civile, i massacri dei indiscriminati dei civili, ma si collegava all’eliminazione radicale della classe dirigente etiope. Lo scopo era impedire per sempre a quel popolo di parlare, di pensare e di credere. E i cantastorie parlavano, facevano pensare e aiutavano a credere. Dopo di loro, non a caso, saranno preti e monaci ad essere massacrati. 

Il referendum più importante nella storia d’Italia

Il 16 marzo del 1946 veniva indetto il referendum più importante nella storia dell’Italia. Il decreto legislativo luogotenenziale del 16 marzo del ’46, n. 98 stabiliva che gli elettori, mediante referendum, avrebbero scelto se la forma dello Stato sarebbe stata quella della repubblica o se sarebbe rimasta una monarchia. Ma quali elettori avrebbero avuto il […]

Non sono pazzi, ma razzisti pieni di odio

Gli autori degli attentati alle due moschee di Christchurch in Nuova Zelanda, non sono pazzi. Sono esseri umani che hanno assorbito l’odio e il razzismo, diffusi da una sempre più martellante propaganda, fino a tradurlo in azioni logicamente conseguenti. Avendo imparato che è in corso un tentativo di sostituzione etnica e che gli immigrati e gli islamici sono soggetti pericolosissimi intenzionati a sostituire e sottomettere la popolazione bianca, sentendosi eroici difensori di una nobile causa, hanno massacrato 49 esseri umani, che per loro, però, non erano tali.