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I CONTENUTI DEL LABORATORIO
I processi di vittimizzazione che colpiscono le persone che a vario titolo entrano in contatto con la mafia sono caratterizzati sovente da reazioni psicologiche catastrofiche. L’incontro con la mafia produce uno schianto psichico enorme in grado di modificare l’identità della vittima, di generare rotture e frammentazioni nelle reti sociali in un clima generale di terrore e confusione che permea tutti gli ambiti di vita personale.
Ad ogni modo le differenze di risposta soggettiva alla violenza mafiosa ci obbligano ad assumere una visione complessa e non lineare delle possibili ripercussioni psicologiche e degli interventi da attuare. Di fatto non tutti gli individui che subiscono l’intimidazione mafiosa (vittime dirette e familiari) sviluppano reazioni traumatiche o psicopatologiche, si possono infatti osservare manifestazioni di grande resilienza che hanno dato origine ad azioni e risposte di contrasto sociale e politico.
Dunque appare evidente quanto sia necessario, per comprendere la portata del disagio psicologico della vittima, confrontarsi con il suo vissuto soggettivo, al fine di strutturare interventi mirati e specifici. Nello specifico ciò significa comprendere il significato della sua sofferenza e la conseguente entità del trauma e del danno subito come vittima.
Tali premesse, oltre a mettere in evidenza la necessità di comprendere il funzionamento psichico soggettivo della vittima, offrono elementi importanti sulle aspettative, bisogni e paure di chi decide di chiedere aiuto, e quindi di denunciare, scegliendo la strada della testimonianza per uscire da una condizione vittimizzante. Tale decisione coincide con il riconoscimento personale e istituzionale dello status di vittima, ovvero di essere consapevole di aver subito in prima battuta un danno e successivamente un reato.
L’incontro in questione offre l’opportunità di ascoltare la storia e la testimonianza di una vittima di mafia con l’intento di condurre i partecipanti ad un primo ascolto della vittima, individuandone e riconoscendone i vissuti, le peculiarità dell’esperienza soggettiva e i processi di vittimizzazione con le relative conseguenze psicologiche.
Nella seconda parte della giornata i partecipanti, all’interno dei gruppi di lavoro, proseguiranno con l’elaborazione dei propri vissuti e di quelli della vittima e, sulla base della testimonianza ascoltata, esporranno una proposta di progetto per l’ascolto e la prima accoglienza della vittima di mafia. Durante la giornata formativa saranno inoltre forniti elementi teorico-pratici sulla psicologia mafiosa e sull’intervento con le vittime.
I RELATORI
Dott. Antonino Giorgi e Dott.ssa Luciana Calvarese – psicologi e psicoterapeuti, autori di importanti pubblicazioni sui temi del sostegno psicoterapeutico per le vittime delle mafie e sulla mentalità mafiosa.