Intervista alle avv. Patricia Proshwitz Cester, Franca Sapone e Silvia di Nunno
Sono particolarmente interessanti le riflessioni, proposte in questo video sulla mediazione familiare e sui rapporti tra quell’attività e la professione legale, svolte dall’avv. Patricia Proschwitz Cester (Referente AIAF sez. di Ivrea), dall’avv. Franca Sapone (socia dell’AIAF sez. di Ivrea) e dall’avv. Silvia Di Nunno (Segretaria AIGA sez. Ivrea), che abbiamo intervistato in relazione al convegno del 19 maggio 2021, “La mediazione familiare: una risorsa di gestione dei conflitti“, organizzato da Aiga Ivrea, Aiaf sezione di Ivrea e Associazione Me.Dia.Re. (questo è il link al quale iscriversi)
L’avv. Patricia Proschwitz Cester, infatti, oltre a spiegare come per l’AIAF l’avvocato debba essere consapevole del preminente interesse del minore, auspica anche l’avvio di un approccio mediativo di tipo formativo che aiuti, preventivamente, le coppie a gestire le vicende separative, contenendo le spinte radicalmente conflittuali. Anche l’avv. Franca Sapone (che è anche mediatrice dal 2010) svolge le sue considerazioni a partire dall’esperienza pratica accumulata intervenendo professionalmente nelle situazioni di conflittualità familiare e sottolinea come lo sviluppo di una collaborazione tra professionisti del diritto e mediatori costituisca una risorsa importante per le famiglie interessate da tali vicende conflittuali, sia nella fasi antecedenti all’iter giudiziario che durante o dopo la sua conclusione. L’avv. Silvia Di Nunno, infine, non soltanto ricorda come nello Statuto dell’AIGA, tra gli scopi istituzionali, sia specificato quello di rafforzare la funzione difensiva sia nelle giurisdizioni statali che nelle modalità alternative di risoluzione delle controversie, ma aggiunge anche, come, soprattutto, “in un contesto delicato come quello della famiglia, in cui i conflitti da gestire spesso riguardano aspetti della vita quotidiana, non sempre strettamente giuridici, sia utile interfacciarsi con un mediatore che abbia specifiche capacità di ascolto e che sappia agevolare la comunicazione”.
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