La profezia di John Doe

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Il 3 maggio del 1941 usciva sugli schermi americani "Arriva John Doe" (di Frank Capra), un monito ancora attuale sui movimenti populisti. In particolare, su quelli creati a tavolino e sorretti da una comunicazione tutta tesa a compiacere e a lusingare la gente, così da legarla emotivamente in modo profondo, per assicurarsene la cecità rispetto ai propri loschi interessi economici e l'appoggio acritico e incondizionato nell'attuazione di politiche autoritarie di estrema destra.  

La mediazione familiare e le ochette

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«Mia moglie è una persona veramente immatura. L’altro giorno, per esempio, mentre mi facevo il bagno, è entrata e, senza motivo, mi ha affondato tutte le ochette! (W.Allen)»

Quante volte, in un conflitto interpersonale, non ci accorgiamo che l’altro è immaturo grosso modo quanto lo siamo noi e che la sua condotta irrazionale è speculare alla nostra?

Tra i compiti del mediatore familiare, però, non rientrano di sicuro il far sentir gli attori del conflitto giudicati come immaturi, né il dare a loro l’impressione di sottovalutarne e sminuire i vissuti. Gli tocca, invece, ricordare che anche le "ochette" possono non essere solo delle "ochette".

1997, muore Paulo Freire, ideatore della “pedagogia degli oppressi”

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La "Pedagogia degli oppressi" lo rese globalmente celebre nel mondo dell'educazione, ma gli costò quindici anni di esilio dal proprio paese. 

Quella festa del primo maggio trasformata nella prima strage della Repubblica

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Il 1° maggio del ’47 duemila persone festeggiavano la vittoria elettorale della sinistra alle elezioni regionali e manifestavano contro il latifondismo che li teneva in miseria. Erano sul pianoro di Portella della Ginestra. All’improvviso una pioggia di piombo. 11 morti di cui due bambini e 27 feriti. Se davvero fu la banda di Salvatore Giuliano a massacrare quelle persone, chi furono i mandanti di questa, prima strage della nostra Repubblica?