L’URSS parte alla volta della Luna
Da uno dei più pericolosi conflitti della storia umana scaturirono conquiste scientifiche prima inimmaginabili.
Hitler non fece né un colpo Stato, né una rivoluzione
La mediazione familiare va sospesa nei casi di violenza psicologica
Emilio Alessandrini, pubblico ministero ucciso da Prima Linea
"Sarà per quella faccia mite, da primo della classe che ci lascia copiare i compiti, sarà per il rigore che dimostra nelle inchieste, Alessandrini è il prototipo del magistrato di cui tutti si possono fidare; era un personaggio simbolo, rappresentava quella fascia di giudici progressisti, ma intransigenti, né falchi chiacchieroni, né colombe arrendevoli."
Walter Tobagi
La tortura libera il Generale Dozier dalle BR
Un successo internazionale o una macchia indelebile? Forse, la medaglia per il caso Dozier presenta due facce opposte. Luci e ombre di una storia insabbiata per decenni.
Oggi è il 27 gennaio
Solo ricordando, si può contrastare la sleale, cinica e opportunista propaganda di chi, per calcolo politico o per ottusità, da sempre tenta di negare la verità di quella tragedia immane. E si può smascherare chi cerca di impedire che la memoria collettiva aiuti a riconoscere la natura delle atrocità commesse ai giorni nostri.
1944, viene ucciso il partigiano Felice Cascione, autore di “Fischia il vento”
Non scrisse solo la canzone: "Ferito in uno scontro con preponderanti forze nazifasciste rifiutava ogni soccorso e rimaneva sul posto per dirigere il ripiegamento dei suoi uomini."
Paul Newman, un uomo oggi
«Ciò che vorrei scritto sulla mia tomba», disse una volta Paul Newman, «è che sono stato parte della mia epoca».
Lo fu, eccome se lo fu. E fu anche fortunato, certo. Però, seppe condividere i benefici che la fortuna gli portò. Si batté per le sue idee e i suoi valori, in campo politico, culturale, sociale e ambientale, con la stessa generosità con cui si impegnò nel sostegno verso i sofferenti e con lo stesso sentimento di gratitudine. Poco prima di morire disse alle sue figlie:
«è stato un privilegio essere qui».
Ciaccio Montalto è condannato a morte dalla mafia
Al pari di tanti suoi colleghi, anche questo magistrato aveva guardato dritto nella tana del lupo, come il proprio lavoro e la propria etica gli imponevano. Lo piansero la moglie e le tre figlie, oltre a ventimila persone accorse per rendere omaggio a quel combattente caduto.
Guido Rossa, primo sindacalista ucciso dalle BR
L'unico che mise la faccia, e la firma, in quell'atto di responsabilità, pagò a caro prezzo l'isolamento dettato dalla paura.