Viene ritrovato il cadavere di Matteotti il 16 agosto del 1924

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Quali sono gli scenari retrostanti uno degli omicidi più famosi del ventennio fascista? Il deputato del Partito Socialista Unitario Giacomo Matteotti, il cui cadavere fu scoperto il 16 agosto del 1924 (era stato rapito il 10 giugno), con un discorso alla Camera dei Deputati, il 30 maggio 1924, aveva contestato la validità delle elezioni tenutesi in aprile, denunciando le violenze e abusi da parte del Partito Nazionale Fascista, al governo dalla fine di ottobre del 1922, in seguito alla marcia su Roma. Matteotti, però, aveva anche le prove di cospicue tangenti versate dalla compagnia petrolifera statunitense Sinclair Oil al fratello di Benito Mussolini, a membri della famiglia reale, a ministri del governo Mussolini, ad imprenditori e a diplomatici e intendeva portare tali prove in Parlamento l'11 giugno. 

Obiettivi della mediazione e speranze del mediatore

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Sulla rubrica #riflessionimediare si ragiona sul rapporto tra le eventuali speranze del mediatore sull’esito del percorso e gli obiettivi della mediazione.

Il 15 agosto 2017 Trump cambia idea su Charlottesville. Ancora.

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In seguito agli scontri di Charlottesville del 2017, il Presidente americano era stato duramente contestato, anche dai suoi alleati, per le sue controverse e ambigue dichiarazioni.

Quando il contingente italiano partecipò al corpo di spedizione in Cina e si diede a violenze e razzie

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Arrivarono a Pechino il 14 agosto del 1900 per ristabilire “il sacro diritto delle genti e dell’umanità calpestata” e “tenere alto il prestigio dell’esercito italiano e l’onore del nostro Paese”: lo fecero con massacri indiscriminati, stupri e rapine. Si tratta di un evento da nota a piè di pagina nei libri di storia. Però, significativo ancora oggi. E illustrativo di come negli ultimi 119 anni assai poco siano cambiati i modi per mascherare il colonialismo e la rapacità e il razzismo latente che lo sottendono. 

Che si trattasse di una scelta colonialista e che in Cina fosse in atto da tempo un tentativo di dominazione diretta e indiretta delle potenze straniere era un fatto noto a tutti, o almeno a tutti coloro che volevano vedere e sapere. Il deputato repubblicano Napoleone Colayanni, ad esempio, si era rivolto al Governo con queste parole: «Che direste voi se domani uno straniero esclamasse: “Mi piace il porto di Messina” e se lo prendesse? E poi facesse altrettanto con Napoli? Gli europei hanno operato così in Cina!».

Iniziano i lavori di costruzione del muro di Berlino. È il 13 agosto 1961

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Ergere muri per proteggere, sé o altri, o per rinchiudere. Innalzare barriere per discriminare, per punire, per comunicare qualcosa di preciso.  La notte tra il 12 e il 13 agosto 1961 furono posati i primi metri di filo spinato, ma già dopo un paio di giorni arrivarono le forme di cemento, e Berlino Ovest diventò anche fisicamente un’enclave sovietica: tutt’intorno, il territorio apparteneva alla Repubblica Democratica Tedesca, così come la parte orientale di Berlino.

12/08/1944: l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema

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Non si trattò di una rappresaglia: l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, il secondo per numero di vittime nel corso della cruenta ritirata tedesca, fu pianificato al fine di terrorizzare la popolazione civile, coerentemente alla direttiva emanata nel giugno 1944 da Albert Kesselring, capo supremo dell’esercito germanico in Italia. All'alba del 12 agosto, tre reparti di SS, accompagnati da fascisti collaborazionisti in funzione di guide della zona, salirono a Sant'Anna, mentre un quarto reparto si attestò più a valle, per chiudere qualsiasi via di fuga. Alle sette il paese era completamente circondato; la popolazione, pensando a un'operazione di rastrellamento, si divise: gli uomini scapparono nei boschi per evitare la deportazione, mentre vecchi, donne e bambini cercarono rifugio nelle proprie case. I nazisti inizialmente radunarono circa centocinquanta persone nel piazzale antistante la chiesa e aprirono il fuoco, per poi dare alle fiamme il cumulo dei corpi, tra cui vi erano ancora dei vivi. Altre SS rastrellarono i presenti casa per casa e attuarono meticolosamente l'eccidio, con armi da fuoco e bombe a mano, appiccando incendi, mitragliando chiunque tentasse di fuggire verso il bosco. A mezzogiorno tutte le piccole case di Sant'Anna bruciavano. Non tutte le vittime poterono essere identificate, né fu possibile precisarne con sicurezza il numero: 560 quelle certe, tra cui 130 minori di quattordici anni, donne e anziani.

L’11 agosto 1934 apre il carcere di Alcatraz

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Uno di quei nomi che conosci, anche se, magari, sapresti dire poco di più in merito. Alcatraz. L'isolamento più radicale che un condannato potesse provare. L’undici agosto del 1934 giunse sull’isola di Alcatraz (soprannominata “l’Isola del Diavolo dello Zio Sam”.) il primo gruppo di detenuti civili destinati al nuovo penitenziario di massima sicurezza, appena inaugurato.

Con la legge 442 del 10/08/1981 è abrogato il delitto d’onore

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Le radici della mentalità dell’onore scavano a fondo nella storia del nostro Paese, ma non solo: si arriva fino alla Grecia classica. Non stupiscono, quindi, le enormi difficoltà incontrate da chi ha voluto strappare quelle solide basi. 

"Chiunque cagiona la morte del coniuge, della figlia o della sorella, nell’atto in cui ne scopre la illegittima relazione carnale e nello stato d’ira determinato dall’offesa recata all’onor suo o della famiglia, è punito con la reclusione da tre a sette anni.
Alla stessa pena soggiace chi, nelle dette circostanze, cagiona la morte della persona, che sia in illegittima relazione carnale col coniuge, con la figlia o con la sorella".

Così recitava l’articolo 587 del codice penale italiano abrogato soltanto nel 1981, grazie alla legge 442 del 10 agosto. 

Il 9/08/1991 veniva ucciso il giudice Antonino Scopelliti. Da Cosa Nostra, dalla ‘ndrangheta o da entrambe?

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Ad oggi, ancora non conosciamo i nomi di mandanti ed esecutori. È lecito sperare che prima o poi scopriremo chi ha prematuramente stroncato la vita di Antonino Scopelliti? Sembra che sullo sfondo ci fosse una stretta connessione tra Cosa nostra, ‘ndrangheta, destra eversiva, logge massoniche e servizi deviati. Speriamo che la verità affiori presto.

La mediazione come gestione non giudicante del confronto

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 Il mediatore, per rispettare fino in fondo il suo dovere di astenersi dal giudicare le posizioni, gli interessi, i comportamenti, i pensieri e le emozioni e i sentimenti delle parti in conflitto, ma dovrebbe non farlo anche rispetto al loro essere in conflitto. In altre parole, la mediazione non è - o sarebbe preferibile che non fosse - una guerra al conflitto. Neppure è una crociata contro il peccato o l'eresia-conflitto, né una cura della malattia-conflitto, così come non è una rieducazione rispetto alla devianza-conflitto, ecc.