25 agosto del 1944: Parigi è liberata!

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Gli ultimi giorni prima della liberazione di Parigi furono contraddistinti da numerosi avvenimenti militari, diplomatici e simbolici, che avrebbero segnato la storia francese degli anni a venire. Soprattutto quel 25 agosto 1944 quando gli Alleati entrarono nella capitale, non trovarono quella devastazione che il il Führer aveva ordinato. Il generale Von Choltitz, infatti, che era stato nominato da Hitler in persona comandante militare dell’intera Parigi, non seguì le disposizioni del proprio superiore, grazie anche alla fine opera diplomatica svolta dall’allora console generale di Svezia Raoul Nordling.

Eccidio nazifascista di Vinca 24 agosto 1944

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La mattina del 24 agosto 1944, gli abitanti di Vinca, un piccolo borgo ai piedi delle Alpi Apuane, tra il fragore delle mitragliatrici, le urla dei feriti e gli ordini secchi in tedesco, udirono nettamente dialoghi in italiano, con l’inconfondibile inflessione dialettale della zona ("Giovanni, si ammazza?"- "Ammazzane quanti ne vedi".). Non era la prima volta che le truppe naziste si avvalevano di collaborazionisti fascisti, ma l’eccidio di Vinca è forse il primo caso attestato in cui gli uomini delle Brigate Nere competono in efferatezza con i tedeschi, partecipando direttamente all’azione. Quella di Vinca, che fu una delle stragi nazifasciste più crudeli per le modalità delle singole uccisioni e per gli episodi di sadismo contro i civili (171 assassinati, di cui 95 donne e quasi metà bambini, di cui 4 bimbi sotto l'anno e 11 sotto i dieci anni, e anziani, fra cui molti infermi e malati), rientrava nella repressione anti-partigiana, attuata  nel  triangolo  compreso  fra  Appennino, Apuane e mar Tirreno nell’estate 1944, a ridosso del tratto occidentale della Linea Gotica.

La libertà e la mediazione

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 La libertà degli attori del conflitto è alla base di un particolare modo di intendere e praticare la mediazione nei diversi ambiti (familiare, penale, sanitario, aziendale, sociale…)

23 agosto 1927: esecuzione di Sacco e Vanzetti

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Due Italiani anarchici venivano uccisi sulla sedia elettrica il 23 agosto del 1927. Giuridicamente, non c'era alcuna prova a loro carico, addirittura non si tenne conto della confessione del detenuto Celestino Madeiros, che ammise di aver preso parte alla rapina e di non aver mai visto Sacco e Vanzetti. I due italiani furono condannati perché, come disse in aula un testimone, “il rapinatore camminava come uno straniero”, e perché, disse un altro, “uno dei rapinatori portava i baffi”. Le 400.000 persone che parteciparono ai funerali portavano tutte un bracciale con la scritta “La giustizia è stata crocefissa”; campeggiava uno striscione con la celebre frase del giudice Thayer dopo la sentenza: “Hai visto cosa ho fatto a quei due bastardi anarchici?”. Il 23 agosto 1977, a cinquant’anni dalla morte, l’allora governatore del Massachusetts, Michael Dukakis riabilitò pubblicamente i due uomini: “Io dichiaro che ogni stigma ed ogni onta vengano per sempre cancellati dai nomi di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti”.

22/08/1938: censimento speciale nazionale degli ebrei in Italia

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La campagna antisemita veniva portata avanti già da qualche tempo sui giornali controllati dal regime fascista ed erano iniziate le intimidazioni nei confronti degli intellettuali di origine ebraica politicamente più esposti: si stava costruendo un clima. Il 14 luglio 1938, con la pubblicazione del documento “Il fascismo e i problemi della razza”, noto anche come “Manifesto degli scienziati razzisti”servì a fornire le basi teoriche all’introduzione ufficiale del razzismo (pare che Mussolini si vantasse di esserne il vero autore). Poi il 17 luglio, l'Ufficio centrale demografico del Ministero dell'Interno cambiò nome e competenze diventando la "Direzione Generale per la demografia e la razza" (nota anche con l'acronimo di Demorazza), e circa un mese dopo fu creato l’Ufficio Studi del problema della razza, presso il gabinetto del Ministro della Cultura Popolare. Il censimento speciale nazionale degli ebrei avviato il 22 agosto era il presupposto per la successiva emanazione delle successive leggi razziali: il censimento degli ebrei del 22 agosto del '38 serviva a creare consenso popolare per le future leggi razziale, facendo credere che gli ebrei fossero troppi, che fossero in crescita e che fossero pericolosi.

Siria, 21/08/2013, strage con armi chimiche

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Tra luglio e agosto 2013 l’esercito governativo aveva riconquistato aree controllate dai ribelli, e muoveva su Damasco. Il 21 agosto alcuni razzi centrarono una zona residenziale di Jobar, all'interno del governatorato di Damasco ma attigua alla Ghouta orientale, in mano islamista. Subito fonti vicine ai ribelli parlano di centinaia di persone decedute non per le esplosioni, ma per asfissia e avvelenamento da gas tossico. Le vittime, tra militari governativi, ribelli e popolazione civile, saranno in seguito stimate essere circa 1400. Secondo la Commissione internazionale indipendente d’inchiesta ONU sulla Siria, dal 2013 al 2018 sono stati almeno 34 gli interventi con gas tossici (incluso quello del 7 aprile 2018 sulla città di Douma, alla periferia est di Damasco), della maggior parte dei quali Assad è ritenuto il responsabile. Human Rights Watch ne ha invece contati 85, di cui 50 collegati al regime siriano. Anche la guerra siriana è, tra le altre cose, una guerra contro la verità.

Il 20 agosto del 1968 i carri armati sovietici soffocano la Primavera di Praga

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I Cecoslovacchi, stanchi delle imposizioni sovietiche, tentarono di riformare il paese. La Primavera ebbe, purtroppo, vita breve. Nella notte tra il 20 e il 21 agosto del 1968 i carri armati sovietici entrarono a Praga, mettendo sanguinosamente fine al recente periodo di liberalizzazione. A nulla valsero le proteste e rivolte della popolazione, che anzi subì più di un centinaio di perdite civili. in pochi mesi 300.000 cecoslovacchi abbandonarono il paese, emigrando nei paesi dell'Europa Occidentale, dove furono accolti a braccia aperte.

Tentato colpo di stato a Mosca il 19 agosto 1991

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Gennadij Burbulis, braccio destro del Presidente Boris Eltsin all'epoca del tentato colpo di stato del 19 agosto 1991, vent'anni dopo, nel 2011, dichiarò: “La struttura di un edificio può collassare e l’anima di un’ideologia può essere messa da parte, ma il suo spirito sopravvive. Nella Russia odierna questo persiste nella rinata convinzione che Stalin fosse un grande leader, nella nostalgia per la stabilità e la potenza del periodo sovietico che è stata inventata a posteriori, nella xenofobia e nell’intolleranza, nella mancanza di rispetto per i diritti civili, nella crescente corruzione, nella mentalità da potenza imperialistica di alcuni nostri leader e di alcuni nostri cittadini. È questa la pericolosa eredità di quei tre giorni di agosto di 20 anni fa”.

Medici senza Frontiere evacua sei ospedali nello Yemen il 18/08/2016 per i bombardamenti

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Il 18 agosto 2016, Medici senza Frontiere, una delle organizzazioni umanitarie più note al mondo, a seguito dell’ennesimo bombardamento “fuori controllo” che tre giorni prima aveva causato 19 morti e 24 feriti, tra cui pazienti e operatori volontari di un ospedale gestito dall’ONG nel nord dello Yemen, assume la decisione di evacuare il proprio staff da sei ospedali in quell’area. A novembre di quell'anno l'ONG ha ripreso ad operare, però, morti e orrori proseguono in un conflitto nel quale le questioni politiche s’intrecciano a immani interessi economici legati anche al commercio delle armi, condotto perlopiù illegalmente dalle principali democrazie occidentali (Italia compresa, visto che in questa guerra vengono utilizzate anche bombe prodotte in Italia, in violazione di una legge nazionale, la n.185/1990, che vieta l’esportazione di armi verso i paesi in conflitto armato come lo Yemen), in spregio alla regolamentazione sancita dai trattati internazionali in materia. 

 

 

Terrore in Catalogna tra il 17 e il 18 agosto 2017

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Il quadro dell’attentato di Barcellona è articolato, ma sappiamo che sarebbe potuta andare anche peggio, se tutto si fosse svolto secondo i piani di chi l’aveva architettato.