Il generale-prefetto Dalla Chiesa è assassinato il 3 settembre 1982

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L’abbandono, la solitudine, il presentimento e la morte. Anche il generale Dalla Chiesa ne fu vittima. Era diventato Vicecomandante generale dell’Arma, massima carica di cui poteva essere allora investito un Carabiniere. Per poter comandare la Prefettura palermitana fu messo in congedo, ma i poteri promessigli dal governo non arrivarono: a sostituirli, la sera del 3 settembre, raffiche di Kalashnikov che si abbatterono sulla macchina del generale e quella della scorta, uccidendo anche l’agente Domenico Russo.

Il 2 settembre 2015 Alan Kurdi affoga nell’Egeo insieme alla sua famiglia

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Alan perde la vita e la sua immagine diventa virale. Charlie Hebdo la mette in copertina e si scatena la polemica. Quel 2 settembre 2015 una barca di migranti siriani era affondata nell’Egeo. Qualcuno si era salvato, qualcuno no. Tra quest’ultimi, due bambini, due fratelli. La foto scattata al corpo senza vita di uno dei due, steso sulla battigia di una spiaggia turca, farà il giro del mondo. Alan era un piccolo siriano kurdo di Kobane, partito con padre, madre e fratellino a bordo di un’imbarcazione, invece che di un aereo, poiché la zia, residente in Canada, non era riuscita a porsi come garante della famiglia.

La strage di Beslan ha inizio la mattina del primo settembre 2004

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Ossezia, Inguscezia e Cecenia: gli intrecci tra le repubbliche federate russe al centro e alla base del sequestro finito in tragedia: 385 morti, di cui 154 bambini. 

Il 31 agosto 2017 l’aggressione della donna rumena in provincia di Savona è di dominio pubblico

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Razzismo o no? Comunque, le lesioni sono attestate dai referti. Il resto è competenza della magistratura.

30 agosto 1918: attentato a Lenin e immediata risposta bolscevica

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La guerra civile russa fu inasprita da una giornata di attentati alla Rivoluzione: si scatenò il Terrore rosso. Cinquecento prigionieri di Pietrogrado furono giustiziati il giorno stesso; altri trecento morirono nel mese successivo; le piazze diventarono teatro di fucilazioni di ex ufficiali zaristi e socialisti rivoluzionari. In tutta la Russia scorreva il sangue dei nemici della rivoluzione, soprattutto di quelli senza armi: furono emesse 6185 condanne a morte. Chissà quanti morirono in realtà.

Il fine della mediazione non è prestabilito dal mediatore

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Mentre in Parlamento si discute un disegno di legge teso ad introdurre l'obbligo di seguire un percorso di mediazione familiare per le coppie in fase di separazione, sulla base di una quasi ventennale esperienza pratica, proponiamo qualche riflessione su natura e obiettivi del percorso mediativo, secondo un particolare approccio che ambisce a rispettare massimamente la libertà degli attori del conflitto.

Libero Grassi muore la mattina del 29 agosto 1991

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L'imprenditore palermitano osò sfidare l'estorsione di Cosa nostra e, per questo, fu ucciso. È oggi ricordato come un eroe "normale". Ma le sue parole restano terribilmente vere e attuali. “I miei colleghi mi hanno messo sotto accusa, dicono che i panni sporchi si lavano in famiglia. E intanto continuano a subire: perché lo so che pagano tutti…Io, con le mie denunce, ho fatto arrestare da solo otto persone. Se duecento imprenditori parlassero, milleseicento mafiosi finirebbero in manette. Non avremmo vinto noi così?”.

Solo 12 professori universitari, su oltre 1200, rifiutarono di giurare fedeltà al fascismo

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Dodici professori ordinari su 1.250 rifiutarono di piegarsi al duce, non accettando di «giurare fedeltà al Regime Fascista e di formare cittadini devoti al Regime Fascista». Quei dodici perdettero la cattedra e la libertà personale, ma non quella del pensiero, della coscienza, non la coerenza con se stessi e i loro valori e non la dignità. Citando un'espressione, di uno di loro, Gaetano De Sanctis, quei 12 furono tra i pochissimi che ebbero «parimenti sdegno di essere oppressi e di farsi oppressori».

27 agosto 1916 Ungaretti scrive San Martino del Carso, mentre il Regno d’Italia dichiara guerra alla Germania

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Ungaretti il 27 agosto 1916 era al fronte, sul Carso, immerso nel macello della Prima Guerra Mondiale. 

Di queste case
non è rimasto
che qualche brandello di muro
Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto neppure tanto
Ma nel cuore
nessuna croce manca
È il mio cuore
il paese più straziato.

Più tardi sostenne che quella era "stata una delle guerre più stupide che si potessero immaginare, a parte che la guerra è sempre stupida; ma quella era particolarmente stupida” e che "la guerra è e rimarrà l’atto più bestiale dell’uomo”.

26 agosto 2004: uccisione del reporter italiano Enzo Baldoni

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L'esercito Islamico dell'Iraq sequestra e uccide, nell'arco di 6 giorni, il giornalista che si occupava di resistenza irachena. Chi l’ha conosciuto lo descrive come un idealista, un sognatore, tanto ironico e irriverente quanto carico d’umanità. Inviato di guerra anomalo, non opinionista e neppure corrispondente, ma semplice reporter che coglie l’attimo e lo narra nella sua nudità, sceglie di mantenere sulle cose “lo sguardo di Candide”, libero da preconcetti.