Il 2 novembre 1918 al popolo italiano fu annunciata la resa dell’Austria-Ungheria
La terza battaglia del Piave sancì la conclusione delle ostilità tra Italiani e Austro-Ungheresi: la sconfitta subita dalle forze dell’Impero portò l’esercito allo sfascio e, a cavallo tra ottobre e novembre 1918, la guerra tra i due popoli poteva dirsi finalmente conclusa.
Il 2 novembre, ancor prima della firma dell’armistizio, si diffusa nella penisola la bella notizia:
Travolto dall’esercito italiano, il nemico chiede a Diaz l’armistizio.
Le firme furono apposte il giorno successivo, e il 4 novembre entrò in vigore il ‘cessate il fuoco’.
L’Austria ha capitolato
Così titolava il Corriere della Sera del 5 novembre, riportando il Bollettino della Vittoria. Ci vorranno altri 6 giorni perché la Grande Guerra possa dirsi ufficialmente conclusa: a Compiègne, in Francia, i delegati tedeschi firmarono l’armistizio e le sue pesanti condizioni.
Dopo più di tre anni, nove milioni di morti e ventun milioni di feriti, il secondo più grande conflitto armato della nostra civiltà era dunque giunto al termine. Il primo, una ventina d’anni più tardi, avrebbe mietuto molte più vittime.
Alessio Gaggero
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